La nostra bambina di tredici mesi presenta dalla nascita un angioma situato nella zona della nuca (caratteristica ereditaria da parte paterna) che le procura un fastidioso prurito. Dal momento che la bambina ha da almeno sei/sette mesi (dalla fine dell'allattamento) un sonno abbastanza travagliato con frequenti risvegli (anche tre/quattro a notte), può l'angioma e il prurito sofferto essere messo in relazione con tutto questo? Ci è stato detto che col tempo l'angioma sparirà e con esso i fastidi ad esso collegati; esiste un rimedio per far sì che questo avvenga in breve tempo? C'è una pomata veramente efficace per alleviare il prurito (possibilmente non cortisonica)?

Gli angiomi o emangiomi sono delle macchie della pelle, dovute ad una dilatazione dei capillari sanguigni, chiamati anche con il termine popolare di "voglie" di vino, di fragola o di lampone, a seconda delle sfumature di colore che possono assumere. In realtà gli angiomi non hanno nulla a che vedere con i desideri alimentari più o meno soddisfatti nel corso della gravidanza: sono invece malformazioni congenite vascolari, che sono presenti fin dalla nascita o che compaiono nel primo mese di vita.

Se ne distinguono due tipi: gli angiomi tuberosi e gli angiomi piani. Gli angiomi tuberosi sono rilevati sulla cute, spesso con un aspetto a fragola e preoccupano notevolmente i genitori perché molto grandi. Pur essendo molto appariscenti e nonostante presentino spesso un rapido aumento di dimensioni, hanno tendenza alla regressione spontanea e già all'età di sei - dodici mesi manifestano segni precoci di involuzione, come l'assunzione di una tonalità grigiastra. L'involuzione comunque è indipendente dalla sede, dalle dimensioni, dal numero e dalla profondità dell'angioma.

La maggior parte si risolve senza terapia in un arco di tempo che va dai 3-4 ai 10 anni di vita. Gli angiomi piani sono invece macchie cutanee non rilevate, che tendono a persistere, senza modificazioni e senza alcuna tendenza involutiva, durante l'infanzia per divenire più scuri nell'adolescenza e nell'età adulta. Sono lesioni di colorito dal rosa pallido al rosso bluastro, che prediligono in genere il volto, e che solitamente non presentano alcun incremento delle dimensioni durante l'accrescimento del bambino.

In genere sono malformazioni isolate, ma raramente possono essere associati a sindromi vascolari. Una malformazione simile ma notevolmente più frequente dei veri angiomi piani (tanto che secondo alcune statistiche colpirebbe dal 60 al 70% di tutti i neonati), si localizza nelle regioni mediane della testa, in particolare sulla nuca e tra le arcate sopracciliari. Si tratta del nevo flammeo, una chiazza di colorito pallido, rosa salmone, che tende ad acquistare un colore più acceso durante il pianto, quando viene trattenuto il respiro e durante l'esercizio fisico.

E' presente anch'esso fin dalla nascita, ma tende a scomparire spontaneamente con l'età, in genere nel corso del primo anno di vita, soprattutto nelle localizzazioni anteriori (radice del naso e palpebre), mentre in regione nucale è possibile osservare la macchia rosa - salmone anche in età adulta.

Per quanto riguarda la terapia, se da una parte la naturale tendenza degli angiomi tuberosi alla risoluzione spontanea consiglia l'adozione di una condotta di attesa, dall'altra parte, nel caso degli angiomi piani, si ottengono buoni risultati con l'uso della laser terapia ed in particolare con il "pulsed yellow-dye" laser, che a differenza di altri laser, ha un bassissimo rischio di esiti cicatriziali, è relativamente indolore ed è efficace già nei lattanti e nei bambini. Di nessuna utilità sono, invece, le pomate applicate localmente.

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