l'informazione
dalla parte dei bambini
Questo sito web utilizza cookie tecnici al fine di rendere più efficace la navigazione. Alla pagina "Policy dei cookies" trovi l'informativa e le istruzioni per gestire le impostazioni del browser.
Proseguendo nella navigazione dichiari di accettare la nostra policy dei cookies.
tutte le risposte dei nostri specialisti
La temperatura misurata col termometro auricolare è una temperatura interna, corrispondente alla temperatura rettale. Cosa sapere per misurare la febbre correttamente ai bambini.
a cura di: Dott. Giuseppe Varrasi (pediatra)
Sono il padre di un vivace bimbo di 12 mesi. Per ovviare ai piccoli inconvenienti posti dalla misura della temperatura del piccolo, ho acquistato uno di quegli apparecchi che misurano istantaneamente la temperatura auricolare. È risultato molto comodo, ma i dati non sono di facile interpretazione. Sul libretto delle istruzioni si afferma che la temperatura auricolare in un bambino fino ai due anni si può considerare normale fino ai 38 C. Ma se non vi è una precisa corrispondenza tra la temperatura auricolare e quella rettale, a quale temperatura auricolare è consigliabile intervenire con medicinali che la abbassino? Quando si può dire che abbia la febbre?
La temperatura misurata dal termometro auricolare è una temperatura interna e quindi corrispondente alla temperatura orale o rettale. Il dato da lei misurato va quindi interpretato analogamente a come faceva per la misurazione rettale con termometro a mercurio. Generalmente si stima che la temperatura interna sia superiore a quella esterna, misurata in una grande piega (inguine, ascella), di circa 0.5°C.
Per quanto riguarda il valore di febbre dopo il quale intervenire, normalmente si indica come livello soglia il valore di 38°C ascellari o di 38.5°C rettali (o auricolari, evidentemente).
Tuttavia, consideri sempre che la febbre è un sintomo e che abbassarla non è sempre necessario e non sempre va fatto a parità di temperatura.
Ci spieghiamo: somministrando il paracetamolo noi alleviamo il fastidio connesso con la febbre, ma certamente non ne curiamo le cause; ciò significa che in determinate situazioni anche valori di temperatura di 37.5°C meritano un farmaco, se i sintomi (cefalea, malessere, mal di gola, ecc.) sono tali da richiedere una soluzione; viceversa, un bambino con 38.5°C che gioca tranquillo o salta sul divano non necessariamente va trattato. Le condizioni generali e i sintomi collaterali alla febbre sono quindi più importanti del valore della temperatura.
Di più, entro valori ragionevoli (diciamo, sotto i 40.5°C), la febbre alta di per se è innocua, cioè non danneggia l'organismo e non lo espone ad alcun rischio (nemmeno di convulsioni, che vengono solo a bambini predisposti e anche per temperature più basse). L'attenzione va quindi rivolta alla malattia che la causa.
1/1/1997
22/3/2018
Tutti gli ultimi commenti
Ti interessano i commenti dei lettori ad altri articoli? Trovi i più recenti alla pagina BLOG
Scrivi anche tu un commento a questa pagina:
Questo è il tuo spazio: SCRIVI QUI il tuo commento, regalaci la tua esperienza, arricchisci la pagina con la tua storia. Attenzione: NON usare questo box per fare DOMANDE agli esperti!Ultimi articoli in pubblicazione
Quiz della settimana