Ho un bambino di 16 mesi ed è già la terza volta che, quando si arrabbia, comincia a piangere fino a vomitare. La prima volta gli avevo tolto di mano un oggetto pericoloso, un'altra volta lo avevo portato a letto.... non posso più sgridarlo perché ho paura che vomiti di nuovo. Ma è normale? Una volta ho provato a coccolarlo ed un'altra ho provato a sgridarlo.

Cara lettrice, il tuo bimbo di 16 mesi ha, senza dubbio precocemente, iniziato la "fase del no", vale a dire l'età dei capricci, delle scenate terribili, delle crisi isteriche che lasciano esausti sia grandi che piccoli. È una tappa fisiologica dello sviluppo: il bimbo vuole imparare ad affermare la propria volontà, ed è altrettanto fisiologico e "normale" che i suoi comportamenti possano essere eccessivi come quelli che hai descritto.

Naturalmente non tutto ciò che un bimbo di 16 mesi vuole e pretende può essere concesso, e giova anche ricordare che un figlio va abituato ed educato anche a sopportare le frustrazioni: conseguentemente di fronte ad un capriccio - e per capriccio si intende sempre una richiesta bizzarra e irragionevole - l'adulto deve sempre mostrare un atteggiamento fermo e determinato. Più si mostra fermo e determinato, meno spazio di trattativa sentirà di avere il piccolo che, si spera presto, imparerà quanto è inutile lagnarsi quando sente mamma o papà così decisi. Ricordiamoci però che non tutte le scenate dei nostri bimbi sono così capricciose e irragionevoli: per esempio, cara mamma, hai fatto bene a togliere di mano l'oggetto pericoloso - che, non per cavillare, non avrebbe dovuto proprio essere alla portata del piccolo - ma, portandolo a letto e sentendolo protestare, forse sei stata un tantino troppo rigida ed inflessibile.

Naturalmente non conosco le dinamiche esatte della situazione, ma chiaramente tuo figlio ti stava dicendo che voleva averti vicino e forse avresti potuto accontentarlo. È importante non esagerare con i divieti e le proibizioni: tanto più si è rigidi, tanto più il bimbo farà "capricci" e battaglierà per affermare il suo desiderio e la sua autonomia. Stiamo quindi attenti a non diventare dittatori, ma non facciamo diventare dittatori neanche i nostri figli. Cara mamma, il non rimproverarlo più "per paura che vomiti" è paradossale, e nasconde, temo, un tuo problema. Rispondi sinceramente, e fammelo sapere: anche se vomita, cosa succede?

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