Nella stessa stanza dove dovrà dormire mio figlio ho un personal computer. Volevo sapere se ci sono delle controindicazioni al fatto che il bimbo sia vicino ad un'apparecchiatura elettronica.

Ogni giorno ognuno di noi è sottoposto all'azione delle onde elettromagnetiche, una forma di energia invisibile che è presente in natura (creata dal calore, dall'elettricità atmosferica, dal magnetismo planetario), ma che è soprattutto generata da qualsiasi motore elettrico, come nel caso ad esempio di televisori, computer, lavatrici, frigoriferi, aspirapolvere, forni a microonde e di moltissimi altri elettrodomestici. I primi studi sulla pericolosità delle radiazioni elettromagnetiche risalgono alla fine degli anni 80 quando furono pubblicate alcune ricerche che dimostravano un aumento dell'incidenza di tumori (soprattutto leucemie nei bambini e tumori del cervello negli adulti) in coloro che abitavano a meno di 300 metri dai tralicci dell'alta tensione. Altri studi successivi diedero risultati opposti o per lo meno non conclusivi.

Pochi mesi fa il Dipartimento dell'Energia del Governo Americano ha sospeso un progetto di ricerca sull'argomento (che sarebbe dovuto durare altri 15 anni) per l'inconsistenza delle prove a favore della nocività delle onde elettromagnetiche. Ma al contrario nel 1995 l'Istituto Superiore di Sanità Italiano ha diramato un documento in cui viene ritenuta credibile un'interpretazione causale dell'associazione tra leucemie infantili ed esposizione a campi elettromagnetici a 50/60 Hz (quelli, per intenderci, presenti in vicinanza degli elettrodotti ad alta tensione).

In attesa che vengano realizzate ricerche meno contraddittorie e contrastanti, è comunque buona norma sostare il minor tempo possibile in vicinanza di un qualsiasi elettrodomestico mosso da un apparato elettrico a motore, sia esso una lavapiatti o un frullatore o un asciugacapelli. E questo vale, ovviamente, in particolar modo per i bambini.