Si tratta di mia figlia Elena: da almeno una settimana ha febbre da oltre 37° fino a 39° circa. Si nota la presenza di linfonodi sul collo, sotto le braccia e all'inguine. Mangia pochissimo e ha senso di vomito. Ha 15 anni e da almeno 4 ha le mestruazioni ma il mese scorso non le ha avute. Purtroppo, a seguito delle recenti festività, non mi è riuscito ottenere che una prima visita da un medico di guardia che ha prescritto degli esami del sangue. Presso l'ospedale della mia città un esame urgente del sangue ha mostrato, come risultati fuori valore, LDH=286 e Globuli bianchi=3,77. Ieri il medico di base l'ha visitata e diceva che potrebbe essere toxoplasmosi; oggi l'ho risentito e, a seguito dell'esito dell'ultimo prelievo, pensa si tratti di Citomegavirus. Gli esiti fuori valore sono: Ampiezza media distr.pias.=50.3, Granulociti neutrofili=31, cellule linforeticolari=1, cellule monocitoidi=3, cellule linfomonocitoidi=4, velocità eritrosedimentazione=20. Sperando di essere stato chiaro soprattutto nei termini medici sarebbe davvero gradito il Vostro parere, come approfondire le ricerche e come aiutare mia figlia a guarire.

E' difficile a distanza, senza un esame clinico, fare una diagnosi, ma tuttavia la dettagliata descrizione dei sintomi ed i pochi esami eseguiti, l'età della paziente ed il decorso clinico, depongono per il sospetto di una mononucleosi infettiva.

La mononucleosi infettiva è una malattia in cui il sistema linfatico è principalmente coinvolto ad opera del virus di Epstein-Barr che è un membro della famiglia degli herpes-virus. Tipicamente consiste in malessere generale, astenia, inappetenza, nausea, febbre elevata (che perdura anche una settimana ed è poco sensibile agli antipiretici), cefalea, mal di gola insistente ed ingrossamento delle linfoghiandole (in ordine decrescente di frequenza: le sottomandibolari, laterocervicali, ascellari, inguinali, epitrocleari, cioè del gomito).

Associati si possono riscontrare: ingrossamento della milza e del fegato, raramente un esantema (cioè una eruzione cutanea) lieve diffuso rubeoliforme (simile a quello della rosolia), presente soprattutto nei soggetti a cui sono stati somministrati antibiotici come ampicillina o amoxicillina. L'incubazione è di circa 30-50 giorni negli adolescenti, più breve nei bambini piccoli. Il virus viene trasmesso attraverso la saliva, sia per contatto diretto (malattia dei fidanzati), che tramite oggetti contaminati (giocattoli, effetti personali).

Il virus, penetrato attraverso la mucosa della bocca o delle prime vie aeree, si localizza nelle stazioni linfatiche limitrofe e da qui, attraverso i linfociti, ad altre strutture. Nel 69% dei casi è presente angina (arrossamento della gola), che è eritematosa, lacunare, pseudomembranosa. La diagnosi viene fatta con l'esecuzione del monotest, ma la prova più significativa è la dimostrazione della presenza nel sangue del paziente di anticorpi IgM specifici contro gli antigeni virus - capsidici (dosaggio dei VCA).

In diagnosi differenziale con la Mononucleosi infettiva è proprio l'infezione virale da Citomegalovirus che viene chiamata mononucleosi Paul Bunnel negativa: le linfoghiandole sono meno ingrossate, il decorso clinico è quello simil-influenzale.

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