Vivo in Turchia. Quando mio figlio aveva tre mesi, gli hanno diagnosticato un ritorno venoso parziale (N.d.R.: il ritorno venoso anomalo polmonare parziale è una malformazione in cui una o due vene polmonari, quasi sempre le vene polmonari destre, non si connettono con l'atrio sinistro, ma con l'atrio destro o con le vene cave. Il risultato è che una parte del sangue ossigenato dai polmoni arriva direttamente o indirettamente in atrio destro). Mi avevano detto che avrebbe dovuto subire un intervento verso i tre anni, ma io non mi sono fidata dei medici turchi e sono subito corsa in Italia. A Roma gli hanno riscontrato un ritorno venoso totale [N.d.R.: il ritorno venoso anomalo polmonare totale è una malformazione rara in cui le vene polmonari, invece di connettersi con l'atrio sinistro, si raccolgono in un'unica vena polmonare comune che si unisce o alla vena cava superiore (varietà sopracardiaca) o all'atrio destro (varietà cardiaca) o alla vena cava inferiore (varietà infracardiaca o sottodiaframmatica). La conseguenza di questa malformazione è che il sangue ossigenato dai polmoni ritorna alla parte destra del cuore e viene rinviato in gran parte ai polmoni] e, dopo un cateterismo un po' problematico, l'anno operato un anno fa. L'intervento è andato benissimo e, dopo una sola settimana, siamo usciti dall'ospedale. I dottori vorrebbero fare un altro cateterismo verso i tre anni per dichiararlo completamente guarito. È proprio necessario? Come devo considerare mio figlio, cardiopatico o no? Cresce bene, non si è mai ammalato, anche prima dell'intervento cresceva e stava apparentemente bene: ho fatto bene a farlo operare a quattro mesi di vita? Mio figlio da grande potrà avere dei figli sani? Quali potrebbero essere le cause del ritorno venoso (mio fratello ha un setto inter-atriale che non gli ha mai dato problemi)? Sono genetiche? Da grande potrà fare sport oppure no?

Non è chiaro se il bimbo è stato operato per un ritorno venoso anomalo parziale o totale. Nel caso questo fosse un ritorno totale, come diagnosticato a Roma: il cateterismo cardiaco a tre anni di distanza non è necessario, a meno che altri esami non invasivi (ecocardiografia, risonanza magnetica, etc.) non risultino positivi; in assenza di lesioni associate, il ritorno venoso anomalo totale, una volta corretto, permette uno sviluppo ed una qualità di vita perfettamente normale; il bimbo è stato operato a quattro mesi di vita. I ritorni venosi anomali totali di solito si correggono nel periodo neonatale o nei primi due - tre mesi di vita. Non vorrei che il caso in oggetto avesse avuto un ritorno venoso anomalo parziale. Questa è una malattia molto meglio tollerata e l'intervento viene di solito eseguito in età più avanzata, comunque in età prescolare; il bimbo da grande potrà avere figli sani.

Tuttavia, essendo lui stato portatore di cardiopatia congenita, ha una piccola percentuale in più di poter avere un figlio con cardiopatia congenita; le cause della maggior parte delle malformazioni congenite non sono ancora ben chiarite. L'unica cosa certa è che queste si associano frequentemente ad anomalie cromosomiche. Nel caso di assenza di anomalie cromosomiche, l'incidenza di queste è dello 0.8%; nel caso il bimbo in oggetto fosse considerato totalmente guarito, da grande potrebbe fare sport, eventualmente anche agonistici.

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