Mia figlia (nove anni, struttura esile) porta quotidianamente dal 30 al 35% del suo peso, in libri e materiale didattico, nello zaino sulle spalle per andare a scuola. Vorrei sapere se e quali rischi ci sono, dovuti a questa situazione o se la mia è una preoccupazione priva di fondamento. Userò la risposta per valutare eventuali prese di posizione nei confronti del personale docente della scuola.

Un frequente motivo di preoccupazione dei genitori degli alunni è che il peso dello zainetto scolastico sia in grado di provocare danni alla colonna vertebrale (scoliosi, dorso curvo, mal di schiena in generale).  In accordo con il parere di esperti del settore, non si ritiene che il peso dello zainetto possa influire in modo deciso sulla postura del giovane, soprattutto considerando che: viene portato per un numero limitato di minuti al giorno viene portato con regolarità, nella stessa posizione per un tempo discretamente lungo: è verosimile che possa essere considerato come una specie di allenamento piuttosto che come uno sforzo cronico esagerato.

Fino ad oggi le attività di trasporto di carichi sono state studiate solo negli adulti, e in certi paesi c’è già la definizione dei carichi massimi trasportabili. I limiti per i ragazzi in età scolare sono solo stati proposti (in genere non superiori al 15% del peso) anche per la mancanza di studi che, da un lato, permettano di determinarli in modo attendibile, dall’altro di comprendere appieno il significato sociale della questione.

Diverso è il problema del vero e proprio mal di schiena, che si presenta sempre di più come un disturbo di una certa entità anche nella popolazione giovanile. Riguardo a quest’ultima patologia è stato effettuato un lavoro di ricerca che ha dato i seguenti risultati: non è stata rilevata correlazione fra il carico e il peso corporeo c’è relazione fra il male di schiena e il tempo di trasporto dello zainetto, la fatica e le difficoltà a portarlo non esiste legame fra mal di schiena, altezza, peso corporeo o indice di massa corporea.

In pratica, dai dati di questo lavoro, non si riesce ad evincere se viene prima il mal di schiena o il trasporto di uno zainetto, cioè se lo zainetto fa venire il mal di schiena o se semplicemente viene accentuato o risvegliato un dolore già esistente, ma magari non avvertito se non sotto sforzo. Inoltre se si considera lo zainetto solo in quanto carico sulla schiena, esso non è correlato direttamente al dolore in quella sede.

Si può pensare che l’eventuale pericolo derivi dalla combinazione di zainetto pesante e fisico debole: i ragazzi che si allenano, che fanno più sport a scuola e fuori, sono in grado di sopportare meglio lo sforzo, e quindi di provare meno mal di schiena. Allo stato attuale delle conoscenze, ridurre il peso degli zainetti è un provvedimento auspicabile, ma non ci sono ancora elementi per proporre specifici interventi legislativi.