A 100 chilometri da Roma a metà percorso lungo la direttrice Viterbo-Orvieto, c'è Civita di Bagnoregio, città-monumento oggi quasi del tutto abbandonata perché la piattaforma tufacea su cui si posa si sta lentamente sgretolando. Civita era abitata già all'età della pietra, ma furono gli Etruschi, con la loro anima da commercianti, a realizzarne il sistema viario. Poi arrivarono i Romani, che, sembra, edificarono in zona il Balneum regis, grandioso complesso termale, di cui però non rimane traccia. La città visse secoli di splendore fino ai terremoti del 1695 e del 1764 che provocarono smottamenti e crolli di case e dell'unica via d'accesso alla cittadina arroccata sugli impressionanti calanchi che dirupano a valle 450 metri più in basso. 

Oggi Civita è legata alla "terraferma" di Bagnoregio (anch'essa da vedere) da un ponte percorribile solo a piedi. Ed è a piedi che si girano le strette vie medievali che diedero i natali al filosofo francescano San Bonventura. Una visita a Civita è un viaggio in un'altra dimensione: quella del silenzio e della solitudine. È bello fermare lo sguardo sulle case medievali con i profferli, i tipici balconi, e sulla valle sottostante. I bambini possono correre dappertutto senza paura. Da vedere molti palazzi e i "Ponticelli", muraglioni naturali d'argilla, ultima traccia del processo d'erosione. E poi ancora la Chiesa di San Donato, in stile romanico, che conserva un Crocifisso ligneo di scuola fiamminga che viene trasportato in processione a Natale. 

Sempre a Natale (il 26 dicembre e dall'1 al 6 gennaio alle 17) viene rappresentato un suggestivo presepe vivente (per informazioni, Pro-Loco, tel. 0761.780.833) ed è allestito un presepe artistico ambientato nel mondo contadino che ripropone scene di vita e ricostruisce gli interni e gli esterni delle abitazioni che stanno scomparendo. È realizzato con le stesse materie prime con cui è costruita Civita di Bagnoregio: il tufo, la pietra, l'argilla dei calanchi utilizzata per le migliaia di tegole dei tetti delle case. Il Presepe si può vedere in via della Provvidenza 22, tutti i giorni 17-19 (feriali) e 9-13/15-17 (festivi).

Come andare: Civita di Bagnoregio, al confine fra Lazio e Umbria, si raggiunge con la ss Cassia fino a Montefiascone e di qui prendendo per Orvieto (ss Umbro-Casentinese), fino a incontrare il bivio per Bagnoregio. Si può anche raggiungere da Viterbo, con la sp Teverina, o con l'Autostrada del Sole (A1 Firenze-Roma), uscendo al casello di Orvieto. Si prosegue per la ss 71 in direzione Viterbo e a Monterado si prende il bivio per Bagnoregio. 

Dove mangiare

L'Hostaria dal Ponte, a Bagnoregio, è un ristorante realizzato in un'antica abitazione di tufo recentemente ristrutturata, con terrazza panoramica su Civita. La cucina semplice, ma gustosa, propone piatti della tradizione del Viterbese: maccheroncini con ricotta e salsicce, cinghiale, tartufi e funghi porcini. Sono disponibili stanze per la notte. Tel. 0761.793.565. 
Prezzi: 35mila lire vini esclusi

 

Dove dormire

Hotel Fidanza (due stelle), nel centro storico di Bagnoregio, all'interno dell'edificio rinascimentale dove, nel 1217, nacque San Bonaventura. Ha 25 camere con servizi privati, televisore e frigo bar, è aperto tutto l'anno e dispone di ristorante (con cucina tipica) e parcheggio riservato. Si possono fare passeggiate a cavallo e pesca sportiva. Prezzi: 150mila lire la camera doppia. Informazioni: tel. 0761.793.444, fax 0761.793.444. 
Il Boschetto (una stella) è a pochi chilometri da Bagnoregio in località Salci e ha 12 camere, ristorante, bar, garage e parco privato. Prezzi: 80/120mila lire la camera doppia. Informazioni: tel. 0761.792.369