L'11 novembre, a Modigliana (Fc) si festeggia il kiwi, frutto di origine cinese, ma diffuso in Australia e Nuova Zelanda, che ha trovato in questa parte dell'Emilia-Romagna il suo clima ideale. Non tutti i bambini lo conoscono, ma molti lo amano. E tra l'altro, ricco com'è di vitamina C, è un ottimo rimedio naturale contro raffreddori e influenzette di stagione. L'appuntamento di Modigliana, che si ripete ogni anno dal 1988 è l'occasione per mostrare ai bambini (ma anche agli adulti) i mille modi in cui si può consumare e cucinare: negli stand vasto assortimento di dolci, cocktail e long drink a base di kiwi. Oltre alle novità estere, alla festa non mancano i piatti tipici romagnoli, piadine, salumi, salsicce, caldarroste e vin brulé. Lungo le vie del paese si possono fare acquisti di funghi, prodotti del bosco e del sottobosco, miele, formaggi, salumi, oltre ai manufatti artigianali del mercato ambulante. Nel pomeriggio, si svolgono spettacoli con giocolieri, mangiafuoco, fachiri, funamboli, pagliacci che costruiscono palloncini per i bambini, cantastorie e musica.

Notizie utili.

La sagra si svolge dalle 9 alle 23 in piazza Don Minzoni, piazza Mazzini e corso Garibaldi - Modigliana. Per informazioni: tel. 0546.942.180. Ingresso: offerta libera. La storia di Modigliana si lega al nome della famiglia Guidi, una delle più potenti famiglie della Romagna-Toscana: persino Dante, nella Divina Commedia, ne cita un esponente, Guido Guerra, distintosi con i Guelfi nella battaglia di Benevento. La Rocca di Modigliana è solo un ricordo dell'importante castello che era nel Medioevo all'epoca del potentato dei Guidi. Il mastio fu costruito intorno al XII secolo insieme alle mura e alle torri in ciottoli di fiume. Una prima cinta girava intorno alla Rocca divisa in due corti, separate da un muro con una porta, che contenevano le cisterne per l'acqua, le case dei soldati e la cappella dedicata a S.Barbara. Da questa prima cinta muraria ne partiva una seconda che circondava l'attuale piazza Pretorio (il Borgo Vecchio) ed era a sua volta protetta dal torrente Ibòla che allora scorreva dove oggi c'è piazza Oberdan. Nel 1400 i Fiorentini iniziarono la costruzione dell'ultima cerchia (che chiudeva il Borgo Nuovo), adottando un nuovo tipo di muratura più bassa e di maggior spessore della precedente per essere più adeguate alla nuova artiglieria. L'abbandono della rocca coincise con la costruzione, alla fine del 1500, di nuove piazzeforti militari (come quella di Terra del Sole: ne parleremo la prossima settimana) più resistenti alle nuove armi. Nel corso dei secoli, il mastio è rimasto molto danneggiato e le mura quasi completamente distrutte: ne restano le cosiddette portacce e la porta del Borgo. Ancora affascinante è il ponte di S. Donato (XVIII secolo), detto della Signora perché costruito accanto alla villa La Colombaia il cui capo famiglia, all'epoca, era una nobildonna. Realizzato a schiena d'asino è formato da tre archi, di cui il centro molto ampio e alto sulle acque. In Internet: www.comune.modigliana.fc.it Come andare. A14 uscita Faenza, si attraversa il fiume Lamone sul Ponte Rosso e si entra nella valle del Marzeno. Al 20esimo chilometro siete arrivati.

Dove mangiare

La Cantina dei Conti (via A. Saffi, 14 - Modigliana tel. 0546.940.345): ristorante pizzeria con primi piatti e pizze. Chiuso il martedì. Agriturismo Fratelli Lecca (via Casale, 26 - località Pracchio, tel. 0546.942.122): solo ristorazione con i sapori della Sardegna. Si vendono formaggi.

Dove dormire

Agriturismo Casetta dei Frati: in collina, a 350 metri di altitudine, dispone di sei appartamenti per 26 posti. Ci sono giochi per bambini e un campetto di pallavolo. Si producono e vendono cibi di coltivazione biologica e si può pranzare (su prenotazione). Nelle vicinanze si può andare a cavallo, giocare a tennis o fare cure termali. E' in via Dei Frati, 8 - Modigliana. Telefono: 0546.941.445. Aperto tutto l'anno. Prezzi: 40/90mila lire al giorno.