Nata con uno spirito di protezione ed educazione ambientale, l'Oasi di Crava Morozzo è un buon indirizzo se volete passeggiare nel verde e "insegnare" la natura ai vostri bambini. Si estende per 286 ettari lungo il torrente Pesio ed è la prima area protetta della Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli). Istituita nel 1987, è l'unica area umida della pianura cuneese ed è caratterizzata da due bacini artificiali (il Lago di Morozzo e lo Stagno) le cui sponde sono ormai da molti anni coperte da una fitta vegetazione. È l'habitat ideale per molte specie di uccelli acquatici e non (sono state censite circa 200 specie di volatili) e vi vivono tanti animali "di terra", come la volpe, lo scoiattolo, ma anche rettili, anfibi e insetti. Per osservarli sono stati studiati dall'Ente Parco che gestisce l'oasi diversi facili percorsi (i Sentieri natura, corredati di pannelli didattici, che percorrono l'oasi lungo il Pesio, fino ad arrivare ai laghi) e sono stati costruiti capanni-osservatorio. Inoltre, vengono organizzate gite guidate e il Centro visite è un vero e proprio centro di educazione ambientale con moltissime attività per bambini e ragazzi.

Ma cosa si vede nell'Oasi di Crava Morozzo? Innanzi tutto, l'airone cenerino, molto diffuso insieme alle garzette e alle nitticore, e il tuffetto, simbolo dell'Oasi. Specie poco comuni sono il cavaliere d'Italia, il mignattino, il falco di palude e, in inverno, la beccaccia. Nei boschi e tra i cespugli nidifica l'usignolo di fiume, mentre tipici abitanti dell'ambiente fluviale sono il martin pescatore, il merlo acquaiolo e il piro piro. Tanti anche i rapaci, dal gheppio all'allocco, dalla civetta alla poiana. Le stagioni migliori per l'osservazione ornitologica sono l'autunno e l'inizio della primavera, quando, alle specie sedentarie quali il germano reale, la folaga e il tuffetto, si aggiungono quelle migratrici come i moriglioni, le marzaiole, i mestoloni, le alzavole, i codoni, gli aironi rossi e cenerini e le nitticore. All'Oasi, la Lipu e i Guardiaparco organizzano escursioni guidate, mentre l'Ente parco propone numerose iniziative: ecco un assaggio di primavera. Domenica 24 marzo, Festa delle rondini, con uno spettacolo, alle 15, organizzato dalla scuola materna di Crava e inaugurazione del concorso Crava, il paese dei Murales naturalistici (i dieci migliori disegnatori coloreranno i muri di altrettante case di Crava con temi legati all'Oasi e alla fauna realmente esistente nel territorio). Per il week-end di Pasqua (30-31 marzo - 1° aprile), trekking a cavallo o in carrozza. Domenica 14 aprile, Colori in festa: dalle 15, passeggiata naturalistica per conoscere la flora dell'Oasi. Mercoledì 25 aprile, sempre ore 15, Merenda con musica: assaggi di formaggio, vino, pane, salumi del cuneese con passeggiata naturalistica.

Notizie utili.

La Riserva è visitabile tutto l'anno, dal mercoledì alla domenica (orario: 8/17.30). Tutte le iniziative partono dal Centro Visite o dall'ingresso dell'Oasi (verificate) e le date e gli orari possono subire variazioni (telefonate per conferma). Si consiglia di prenotare. Il Centro Visite è ubicato nel cuore della riserva in un casale ristrutturato davanti a uno stagno frequentato da anatre, aironi e trampolieri. E' dotato di aula didattica, sala proiezioni, osservatorio, spazi e materiali per giochi collettivi, foresteria e capanno di osservazione sommerso con una grande vetrata dalla quale ammirare alcune specie ittiche (tinche, carpe, trote) e avifaunistiche (anatre tuffatrici, morette tabaccate) dello stagno. Inoltre, al Centro Visite si possono noleggiare binocoli e guide con percorso sonoro (2 €). L'Oasi è dotata di un percorso per disabili con accesso ad alcuni capanni. Per partecipare agli eventi natura dell'Oasi non si paga il biglietto di ingresso, ma si possono fare donazioni e iscrizioni alla Lipu. Per informazioni, rivolgersi al responsabile dell'Oasi (dottor Enrico Rinaldi), tel. 0174.587.393, e-mail: oasicravamorozzo@libero.it, oppure all'Ente Gestione dei Parchi e Riserve Cuneesi, via Sant'Anna, 34, Chiusa Pesio (Cn), tel. 0171.734.021.

Da visitare in zona sono il Parco Regionale Alta Valle Pesio, al confine con la Francia e popolato da fauna alpina, il monastero di S. Biagio, la chiesa di Morozzo e il Comune di Rocca de' Baldi. Di quest'ultimo, interessanti il centro storico e il castello, il cui nucleo più antico con la torre merlata risale probabilmente alla fine del XII secolo: nel tempo divenne il fulcro di un vivace centro abitato, oggetto di assedi e cambi di dominio a causa della sua posizione strategica per le operazioni militari contro Mondovì. Nel 1543 le truppe spagnole incendiarono e saccheggiarono il castello, che rinacque nel 1642 con Carlo Filippo di Morozzo che aggiunse alla torre originaria una serie di nuove costruzioni. Alla fine del secolo, fu ancora ampliato con lo scalone e le camere attigue, mentre, nel 1710, il marchese Gaspare Filippo di Morozzo fece costruire una nuova ala. Il castello, al cui interno è ospitato il Museo etnografico, è aperto tutte le domeniche da fine maggio a ottobre. Orario: 15/19.

Come arrivare.

Da Cuneo, seguite le indicazioni per Mondovì; dopo circa 16 chilometri all'altezza di Crava, svoltate a destra verso Rocca de' Baldi. Dopo un chilometro, all'altezza del Pesio, raggiungete l'ingresso della Riserva (con parcheggio). Con l'autostrada A/6 (Torino-Savona) uscite al casello di Carru. Da qui imboccate la strada statale 22 (Cuneo-Mondovì) fino al paese di Rocca de' Baldi, poi seguite le indicazioni e le frecce dell'Oasi.

Dove mangiare e dove dormire

Nella foresteria del Centro Visite dell'Oasi possono alloggiare quindici persone, per un'esperienza a pieno contatto con la natura. A Chiusa Pesio, l'agriturismo Lungaserra, con 5 appartamenti, 20 posti letto, area giochi e bocce. Il ristorante (50 coperti) propone buoni piatti caserecci; tra le specialità, gnocchi, baciassa, coniglio ripieno. In azienda si allevano conigli, polli e faraone. Aperto tutto l'anno. Indirizzo: frazione Vigna, 2/bis, tel. 0171.734.514. Prezzi: appartamento per una settimana, 433,82 €, pranzo o cena, 18,08 €.