Tra Guiglia e Marano, a una trentina di chilometri da Modena, sulle colline che guardano il fiume Panaro, c'è il Parco dei Sassi di Roccamalatina, 1.119 ettari di verde per sentire meno il caldo estivo e fare escursioni nel fine settimana. Il parco deve il nome ai Sassi, monoliti di arenaria di oltre 70 metri che dominano un bosco di querce e castagni. E che furono dimora di antiche popolazioni: ancora si vedono tracce delle abitazioni scavate nella roccia. Un bellissimo panorama sulla valle del Panaro lo avete dal Sasso della Croce che raggiungete dal medievale Borgo dei Sassi. Qualunque punto è buono, invece, per osservare il falco pellegrino e le circa 200 specie di uccelli che popolano il parco insieme a mammiferi (puzzole e donnole, oltre a scoiattoli, istrici, ricci, ghiri), rettili e, nei corsi d'acqua, gamberi di fiume. 
Una visita al Parco significa anche storia e architettura. Incastonati entro il limitato perimetro di verde ci sono, infatti, borghi ed edifici interessanti, come la Pieve di Trebbio (dedicata a San Giovanni Battista ed eretta su un edificio sacro dell'VIII secolo) o le case-torri e le torri rondonare, costruzioni molto diffuse nella bassa montagna della Modena medievale. Le case-torri sono fra le più antiche e caratteristiche costruzioni della zona. Sono i primi esempi di edilizia rurale commissionati ai Maestri comacini (artigiani lombardi specializzati nella lavorazione della pietra) dai nuovi ricchi, ex coloni o piccoli proprietari terrieri assurti a un più alto grado della scala sociale con il declino del feudalesimo. Sorte a partire dalla seconda metà del Trecento, le case-torri erano costituite da corpi unici che, erano insieme abitazioni di campagna e fortificazioni. Nel parco le trovate a Pugnano o nel borgo di Samone Poggiolino: oggi, ristrutturate e destinate a nuovi usi, mantengono le finestre a sesto acuto e gli antichi portali. Altra cosa sono le torri private diffuse fino al Seicento: a pianta quadrata e meno tozze delle prime, erano costruite sulle abitazioni o a fianco di esse e servivano come ricovero per le famiglie. Inoltre, nelle torri c'erano fori che fungevano da nido per i rondoni e bifore per l'ingresso dei colombi. 

Notizie utili. Centro del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina Il Fontanazzo, via Pieve di Trebbio, 1287 - Trebbio, tel. 059.795.721. Orario: dal martedì al venerdì 9-13/14.30-18. Centro Visita di Borgo dei Sassi, via Sassi, 1985 - località Rocca di Sotto (Roccamalatina). Punto di accesso al sentiero n. 4 "Salita al Sasso della Croce". Orario: aperto tutti i giorni festivi e prefestivi; chiuso dal 1° dicembre al 15 febbraio. Per altre informazioni: Pro Loco di Guiglia, via Roma, 36, tel. 059.792.930

Come andare. Il parco si raggiunge percorrendo la ss/623 del Passo Brasa verso Zocca e Castel d'Aiano (oppure, usciti al casello di Modena sull'A1, prendete la direzione per Vignola sulla ss/623). A Tagliata, 5 chilometri dopo Guiglia, voltate a destra verso Pieve di Trebbio dove, in una ex casa colonica, c'è il Centro del Parco. Qui lasciate l'auto e proseguite a piedi

Dove mangiare

All'Osteria vecchia (via Michelangelo, 690-694 - Guiglia, tel. 059.792.433) si mangiano squisiti cibi biologici cucinati all'emiliana (tortellini in brodo e penne integrali con zucchini, pollo (quello vero) con patate al forno, tigelle integrali al posto del pane e yogurt per dessert.

Dove dormire

La Lanterna (piazza Cantelli, 8 - Guiglia, tel. 059.792.444 anche fax; www.lanterna.it ) è un albergo-ristorante di quattordici stanze bene arredate e dotate di ogni comfort. In estate si può cenare in veranda. Le ricette sono quelle tipiche della zona: pasta fatta a mano, scaloppine all'aceto balsamico di Modena, le classiche tigelle e lo gnocco fritto. Aperto tutto l'anno. Il Tre lune è un bar-ristorante con albergo ricavato negli anni Settanta dall'antica farmacia del paese e dalla caserma dei Carabinieri. Indirizzo: via Michelangelo, 854, tel. 059.792.385-792.262.