Il mio bimbo di sette anni è un bimbo apparentemente molto sano. E' un po' in sovrappeso (è alto cm 130 e pesa 32 kg.) nonostante faccia due volte alla settimana gli allenamenti di calcio, oltre all'attività motoria a scuola e oltre al fatto che è sempre in movimento (bici, calcio in cortile, ecc.). La cosa che però mi preoccupa è che qualche giorno fa agli allenamenti ha avuto una piccola crisi respiratoria. Stava correndo (giro di campo) e ad un certo punto si è fermato piangendo e dicendo che non riusciva a respirare. La cosa si è risolta nel giro di pochi secondi, facendolo bere e lasciandolo a riposo. Ho collegato questa cosa ad un altro episodio che si è verificato a gennaio durante la visita di medicina sportiva: il medico che lo visitava mi ha chiesto se mi avevano mai ventilato un possibile soffio al cuore. Alla mia risposta negativa, ha fatto un'ulteriore verifica e mi ha detto che era stato un falso allarme. Interpellato il mio pediatra mi ha rassicurata dicendomi che tanti bambini hanno un soffio benigno e che comunque alla prima occasione di visita avrebbe riverificato. Alla luce di questo secondo voi dovrei fare ulteriori accertamenti? Il bimbo non soffre di allergie e non ha avuto mai particolari problemi di salute.

Il quadro descritto sembrerebbe non deporre per un quadro di allergia: la risoluzione in pochi secondi, come segnalato, non fa parte del quadro clinico del asma, mentre sicuramente il sovrappeso del bambino (siamo al 97° centile per l'età di sette anni) può aver inciso nell'episodio verificatosi.

Spesso nell'ambito delle attività sportive capita ai ragazzini di andare oltre il proprio limite o per spirito di emulazione verso i compagni o per eccessiva sollecitazione a fare il massimo da parte degli allenatori. Non dimentichiamoci che praticare sport deve essere un piacere e non una sofferenza fisica.

Comunque in considerazione della segnalazione precedente di un piccolo soffio cardiaco vale la pena di eseguire un elettrocardiogramma, esame semplice e non invasivo, utile per la  tranquillità dei genitori e della società sportiva stessa. Ancor più utile raccomandare al trainer del ragazzo di rispettare i suoi limiti evitando di eccedere negli allenamenti.

Qualora gli episodi dovessero aumentare di intensità e di frequenza e solo in questo caso, si potranno eseguire test allergici.