Ha perso i dentini davanti cadendo Mio figlio Edoardo, di 11 mesi, ha da poco messo i primi tre dentini centrali inferiori e da poco ha iniziato a muovere i primi passi. Ieri è caduto ed a sbattuto la parte superiore della gengiva (è caduto a bocca aperta). Il risultato è stato che i due centrali superiori, che ancora neanche affioravano, sono stati letteralmente espulsi. Ai due dentini già pienamente formati, era attaccata anche, sembra, una piccola radice. Abbiamo portato il bimbo presso vari ospedali a Roma, ma ci hanno risposto che non era possibile reimpiantare i due dentini, anzi che il reimpianto dei denti decidui è assolutamente sconsigliato e che non c'è preoccupazione per il bambino. A detta dei medici sentiti l'unico problema che si porterà dietro fino ai sei anni sarà quello di avere questa finestrella sul davanti. Inoltre, a distanza di un giorno, presenta la gengiva superiore gonfia e un po’ di febbre! Diciamo innanzitutto che queste spiegazioni non ci hanno proprio convinti, con questo non voglio dire che mi aspettavo che mi dicessero che poteva avere qualche problema veramente serio e siccome non me l'hanno detto non sono soddisfatto, ma voglio dire: è veramente allora un problema cosi banale che non vale la pena preoccuparsene più di tanto? Comunque le mie domande a questo punto sono:

  • E' vero che dentini da latte non possono essere reimpiantati?
  • Può la struttura ossea avere ripercussioni sulla futura crescita dei denti definitivi?
  • Quando gli inizieranno a crescere i denti definitivi avrà bisogno di una ortodonzia?
  • Può prendere il ciuccio senza problemi?
  • Comunque, il linea generale, abbiamo qualche motivo di preoccupazione per il bambino?
  • Per il gonfiore del labbro e per la febbre ci dobbiamo preoccupare?
  • Può in questi giorni prendere delle infezioni? 
  • Avete qualche consiglio da darci?

In ambito di traumatologia dento-alveolare è sempre difficile standardizzare il trattamento che va valutato e scelto in base al tipo di trauma, alla dinamica dell'evento traumatico, all'età del paziente, al suo stato di salute generale e, soprattutto, al grado di maturità dei denti colpiti e al tempo intercorso dall'evento traumatico alla prima visita presso un odontoiatra. Pertanto mi limiterò a rispondere alle sue domande in modo abbastanza generale ( non avendo osservato personalmente il caso).

  • La tendenza più accreditata è oggi quella di non reimpiantare i denti decidui, salvo casi particolari. Questo perché è molto difficile l'attecchimento del deciduo, non si riesce con precisione a controllare la distanza tra la radice del dente reimpiantato e il germe del dente permanente che sta al di sotto, poi molto spesso la lacerazione dei tessuti di supporto del dente deciduo (gengiva, osso alveolare) è tale da rendere a rischio di infezioni secondarie, a volte severe, la manovra di reimpianto.
  • Dipende sempre dal tipo di trauma dall'entità e dall'età del paziente. Nel suo caso: avulsione traumatica completa di incisivi superiori decidui (sempre se si tratta di avulsione traumatica completa: infatti bisognerebbe escludere un'eventuale frattura della radice dei denti). In un bambino di soli 11 mesi è molto probabile che conseguenze al livello dell'osso alveolare non ce ne saranno, tolto il fatto che potrebbero esitare invece abitudini viziate quali il protrudere della lingua attraverso la sella edentula (lo spazio senza i denti) e difetti della fonazione (difficoltà a pronunciare alcune consonanti) e malocclusioni (per la riduzione dell’altezza verticale frontale).
  •  Un caso di trauma così precoce può spesso aver bisogno di una ortodonzia, ma questo sarà da valutare molto più avanti nel tempo, quando il bambino sarà in periodo di permuta (intorno ai sei anni).
  • Una norma assolutamente da seguire in ogni caso di trauma occorso a bambini piccoli che fanno ancora uso di biberon o ciuccio, è quella di evitare l'uso di questi oggetti. Capisco che in molti casi ciò sia veramente difficile e impegnativo, ma è doveroso, per evitare ritardi della guarigione e alterazioni del decorso.
  •  Sicuramente ogni evento traumatico è motivo di preoccupazione per i genitori e di disagio e sofferenza per i piccoli pazienti, ma seguendo delle corrette norme e con un po' di pazienza ed attenzione tutto, o quasi, si risolve sempre.

Altra norma, assolutamente da seguire in ogni tipo di trauma, è senza dubbio la copertura antibiotica e anti-infiammatoria , alle dosi corrette per l'età del paziente, almeno per cinque giorni per evitare infezioni secondarie e gonfiori che spessissimo accompagnano il trauma dentario. Così come è doveroso ricontrollare ogni evento traumatico dopo 24 ore o sette giorni dalla prima visita, a seconda della gravità del caso. Nel suo caso specifico ora sarebbe opportuno utilizzare un gel a base di clorexidina da applicare due volte al dì sulla gengiva lesa, per almeno cinque giorni.

Consigli: non ce ne sono . Purtroppo la prevenzione dei traumi è poca cosa, quando i bambini sono piccoli e cominciano a camminare, così come è difficile controllare i bambini che corrono e giocano nei cortili e nei giardini, o quelli che vanno in bicicletta. Si possono prevenire solo i traumi durante le attività sportive (sci, pallacanestro).