Nota come la Versailles del Nord, Potsdam è un angolo di verde a 20 chilometri da Berlino dichiarato bene culturale mondiale dall'UNESCO. Il suo nome deriva dall'antico slavo Poztupimi, che significa "sotto le querce" e basta attraversare il berlinese Glienicker Brücke ("ponte", per chi non conosce né la zona né il tedesco) per ritrovarsi in un angolo di mondo immerso nel verde di un secolo fa. Con i quattro grandi parchi (Sanssouci, Babelsberg, Volkspark, Neuer Garten), il giardino botanico della Freundschaftsinsel, l'Isola dell'Amicizia, e i giardini privati delle ville principesche dalla storia antica. Isola verde di Berlino, Potsdam, capoluogo del Land Brandeburgo, è da sempre residenza di re e imperatori tedeschi, a partire da Federico II il Grande, che vi edificò nell'omonimo parco di 290 ettari lo Schloss Sanssouci, il suo castello dei sogni, capolavoro del rococò berlinese, insieme all'Orangerie e all'imponente palazzo barocco del Neues Palais. Sanssouci è stato concepito dall'imperatore come luogo vivere secondo natura, spogliato del suo ruolo di monarca per essere solo un uomo.
Da qui l'appellativo di sanssouci, dal francese "senza preoccupazioni".

Potsdam, che ha più di mille anni, nasce come centro urbano in mezzo al paesaggio fluviale dell'Havel: è una città particolare, un insieme di generi politici e architettonici. Lussuosa residenza degli Hohenzollern, terra di tolleranza religiosa, scuola dell'esercito prussiano, culla della burocrazia tedesco-prussiano, testimone del regime comunista, ospita esempi di edifici nel classico stile tedesco (l'ottocentesca Sankt Peter und Paul Kirche, cuore della città) insieme al più puro modus vivendi olandese dell'Höllandisches Viertel, il quartiere olandese con i suoi 134 edifici in mattoni rossi e serramenti bianchi che richiamano la tipica architettura dei Paesi Bassi. Mentre l'Alexandrowska è un piccolo insediamento sovietico costruito nel 1826 da un gruppo di prigionieri di guerra russi durante la campagna di Napoleone. Potsdam è anche un importante tassello della storia mondiale moderna dalla firma, nell'estate del 1945 al castello di Cäcilienhof, del documento con il quale i politici di Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione Sovietica decisero il destino della Germania, fino al più recente crollo del muro di Berlino e alla ricostruzione (morale, oltrechè edilizia) dell'ex Germania Orientale.