Una tradizione ben radicata in Sicilia è quella del presepe vivente: sulla costa Nord dell'isola, a pochi chilometri di distanza l'una dall'altra, si può assistere a tre straordinarie rappresentazioni della natività. 
A Custonaci, il presepe è allestito in un antico baglio all'interno della cosiddetta grotta di Scurati, una rientranza del Monte Cofano. Il baglio, di proprietà della famiglia Mangiapane che l'abitò dagli inizi dell'Ottocento fin dopo il secondo dopoguerra, è un vero e proprio villaggio dentro la montagna con le abitazioni, le stalle, i magazzini, il forno, le strade di ciottoli. La notte del 24 dicembre, dopo la messa, un corteo di uomini, donne e bambini con le fiaccole in mano, segue un gruppo formato da una giovane donna in groppa a un asino tirato da un uomo per la cavezza. Il corteo con la Sacra Famiglia si snoda lungo un sentiero che conduce al borgo di Scurati: qui Maria bussa alla locanda, ma le viene detto che non c'è posto. Allora Maria si reca nella vicina grotta e lì si prepara a partorire. Questo è il primo atto della messa in scena che dal 25 dicembre anima il borgo con una dovizia di particolari impressionante. Oltre alla sacra famiglia sono tantissime le figure di artigiani, donne, bambini e animali a rappresentare l'antica vita del borgo: i contadini che arano la terra, quelli che potano le viti, un mulo che batte il grano, poi raccolto a mucchi, passato al setaccio e macinato con una macina di pietra. C'è il "trappitu", dove vengono portate le olive da premere, lo scalpellino, lo stagnino, il mielaio e lo "stazzunaru", che realizzava oggetti di terracotta. E ancora l'ovile con le pecore, il porcile con la scrofa e i maialini, il pollaio con le galline; i bambini che giocano, le ragazzine che lavano i panni, le donne che preparano i fichi secchi e la passata di pomodoro. E tanti altri, "attori" di Custonaci o di paesi vicini che non interpretano ruoli, ma rivivono situazioni di cui sono, o sono stati, protagonisti sino a un passato recentissimo. 
L'appuntamento con il presepe vivente di Custonaci è dal 25 al 31 dicembre dalle 16 alle 22. Informazioni: Associazione Culturale Presepe Vivente, tel. 0923.973.553, Azienda Provinciale Turismo Trapani, tel. 0923.545.511.

Un altro presepe notevole e (ingiustamente) poco famoso è quello di Balata di Baida, che, dopo Scopello, è la frazione più popolata di Castellammare del Golfo. Il presepe è allestito in un borgo tra il castello di Baida e la provinciale per Trapani. Le piccole case a ridosso della collina si rianimano a Natale per la rappresentazione della Natività, proposta lungo un itinerario di quadri viventi che raccontano mestieri e attività domestiche ormai scomparse e oggi ricostruite con gli attrezzi e i costumi dell'epoca. Informazioni: Ufficio Turistico Castellammare del Golfo, tel. 0924.302.17.

Infine, a Calatafimi Segesta (questo il nome recente dell'antichissima località) viene realizzato da qualche anno un presepe vivente tra i ruderi della parte più antica della città (il Borgo), ai piedi del Castello. Il Borgo, uno dei quartieri più colpiti dal terremoto del 1968 e da allora abbandonato, si rianima nelle serate natalizie, dal 26 dicembre al 6 gennaio, quando viene illuminato dalle fiaccole e gli antichi abitanti offrono i prodotti della terra. Informazioni: Comune di Calatafimi Segesta, tel. 0924.956.246.

Come andare: Castellammare del Golfo si raggiunge con l'autostrada A/29 Palermo-Mazara del Vallo uscita Castellammare. Per Scopello e Balata di Baida, si percorre il raccordo autostradale fino al centro abitato e quindi si prosegue sulla ss187 Palermo-Trapani in direzione Salerno. Per Custonaci, da Castellamare del Golfo proseguite lungo la statale panoramica per San Vito Lo Capo. Per Calatafimi Segesta uscite all'altezza di Segesta, oltrepassate la zona archeologica di Segesta e immettetevi nella ss113, direzione Trapani. Dopo circa 4 chilometri imboccate il bivio per la località. Palermo si raggiunge in treno o in aereo (aeroporto Falcone Borsellino).

Notizie utili:
Anche in dicembre il clima siciliano è molto mite e non è difficile trovare giornate primaverili. Però non fate l’errore di non portare abiti pesanti, soprattutto per i bambini: proprio perché il clima non è rigido, si tende a utilizzare poco il riscaldamento e in caso piova o faccia meno caldo, il freddo si sentirà ancora di più che in città.

Dove mangiare

A Castellammare, ristorante pizzeria Il Baglio (cucina tipica casereccia), v. Baglio Isonzo, 4 (Scopello), tel. 0924.541.200. A Custonaci, ristoranti La Bussola, piazza Riviera, 1 (Cornino), tel. 0923.971.389, e Terrazze Cofano, via L. da Vinci, 7, tel. 0923.971.411. 

Dove dormire

La Marmora è una moderna azienda agrituristica in aperta campagna, a circa 4 chilometri da Scopello e da Castellammare del Golfo. Ci sono cavalli con i quali vengono organizzate settimane equestri con corsi di equitazione con istruttori qualificati, escursioni e gite a cavallo di un giorno per gruppi fino a dieci persone. L’azienda produce uova, olio, conserve, latticini, frutta di stagione (offerte ovviamente anche agli ospiti) e tiene corsi alle attività agricole e animazione per bambini. Infine, è in preparazione un museo della civiltà contadina e pastorale. La Marmora è aperto tutto l’anno (prenotare sempre) ed è dotato di riscaldamento. Prezzi: 60mila lire per il pernottamento e la prima colazione, 95mila la mezza pensione. Per informazioni: tel. 0924.39254–315.02, fax 0924.392.54.