Sono la mamma di un bambino di cinque mesi il quale è sempre a contatto con me, vedendo pochi altri familiari (nonni materni e paterni) con i quali si trova a suo agio. Sono preoccupata che il bambino si attacchi troppo a me, considerato che in presenza di estranei nel momento in cui viene preso in braccio si mette subito a piangere e cerca di ritornarmi in braccio. E' possibile che già così piccolo soffra della mia lontananza sia pur così breve? Se in futuro lo terrò con me per parecchio tempo potrà peggiorare la situazione? A che età un bambino inizia a socializzare con adulti e bambini?

Nel primo anno di vita il bambino è vulnerabile ed ha bisogno di acquisire sicurezza e fiducia in se stesso. La mancanza di familiarità con l'ambiente circostante crea in lui incertezza ed anche sospetto. Egli dipende fortemente dall'influenza materna, che gli permette di bilanciare i dubbi e di raggiungere così l'equilibrio.

Il suo attaccamento e la sua dipendenza lo aiutano ad acquisire stabilità, poiché determinano in lui sentimenti di tenerezza nei confronti di coloro che ne hanno cura (es. nonni). La separazione fisica dalla madre avviene al momento del parto, ma il neonato è ancora fortemente dipendente da essa e lo scopo dello sviluppo motorio, neurologico e psicologico del primo anno di vita è proprio quello di preparare il lattante alla successiva indipendenza.

Tale obiettivo viene raggiunto mediante l'acquisizione della capacità motoria e la definizione della personalità. All'età di un anno, il bambino è quindi pronto per un secondo passo importante, l'emancipazione dalla propria madre, mentre gli anni successivi verranno spesi per consolidare questa indipendenza.

D'altra parte. tra i 4 e i 7 mesi i bambini diventano sempre più responsivi al tono emotivo delle persone che interagiscono con loro e possono mostrare molta apprensione per gli individui nuovi da riconoscere (rifiuto dell'estraneo), mentre preferiscono quelli che prestano loro le cure.

Si tratta di attendere con serenità le successive tappe dello sviluppo psicomotorio che gli consentiranno maggiore sicurezza. La mamma deve mediare le risposte emotive del suo bambino e ampliarne le esperienze verso l'esterno, facendogli conoscere persone e ambienti nuovi (standogli però vicino per rassicurarlo). Quando crescerà (fra pochi mesi) la consapevolezza della propria volontà lo stimolerà ad esercitarla per la creazione di un senso di autonomia.

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