L’insegnante chiese al liceale di raccontare l’episodio più bello che ricordava del suo rapporto con il padre.

Potremmo immaginare qualcosa di speciale, un festeggiamento, un regalo importante, un evento in famiglia particolarmente toccante. Invece no, qualcosa di molto più semplice, ma di estremamente significativo.

“Un giorno, verso le tre del pomeriggio, stavo alla scrivania per iniziare a studiare. Squilla il cellulare. Sul display compare la scritta PAPA’. Papà!? Che cosa vuole da me adesso?! Rispondo, e lui fa: Come stai?

Ti ho telefonato semplicemente per sentirti, per sapere come stai…”

Momento magico, momento felice, intuizione perfetta del genitore. Il padre che lascia da parte il suo lavoro, gli impegni, gli appuntamenti, le scadenze, le decisioni importanti, per telefonare a suo figlio, per sentirlo, semplicemente, senza lo scopo di qualche richiesta. “Ti ho telefonato semplicemente per sentirti, per sapere come stai”. E il figlio si sente riconosciuto, amato, oggetto di attenzione, importante per il padre.

Sono segni e momenti importanti che restano scolpiti nel cuore e che in fondo non richiedono molto tempo e altre importanti risorse.