La pediatra visitando la mia bambina fin dai primi mesi di vita le ha "diagnosticato" un soffio innocente al cuore. Oggi che la bambina ha sei anni, la stessa dottoressa visitandola ha notato che il soffio al cuore è diminuito molto ma è sempre presente, pertanto mi ha consigliato di eseguire un elettrocardiogramma. Ora, vorrei sapere cosa ne pensate e, in particolare, fino a che età il soffio innocente al cuore potrebbe permanere e, nel caso in cui il soffio al cuore possa rientrare in una vera malattia, quali sono i sintomi?
Circa il 90% dei bambini presenta un rumore di soffio, udibile in qualche epoca della vita, ma i soffi veri e propri, legati ad una malattia cardiaca sono meno dello 0,4%. Significa che quasi tutti i soffi sono "innocenti", cioè rumori di turbolenza del tutto innocui e non legati a malattia.
Fra le caratteristiche dei soffi innocenti, la prima è la bassa intensità. I soffi si suddividono a seconda dell’intensità in classi da 1 a 6. I soffi innocenti sono di solito di classe 1 o 2, sono udibili soprattutto dopo sforzo o in occasione di febbre, in bambini dai 3 agli 8 anni. Sono probabilmente in rapporto con una turbolenza del sangue, o con la presenza di corde tendinee (piccole appendici di nessun significato patologico).
Sono soffi sistolici, non sono mai accompagnati da fremito (cioè da una vibrazione della cute apprezzabile alla palpazione), non si irradiano, si accompagnano a toni normali, risentono dei cambiamenti di posizione del bambino (si sentono meglio in posizione supina che in posizione seduta), variano d’intensità e di timbro da un giorno all'altro.
Se non hanno queste caratteristiche possono invece far parte dei soffi organici, che hanno alla base una malattia di cuore. La decisione della collega pediatra di far eseguire un ECG a livello precauzionale è corretta. Eventualmente si potrà successivamente completare l'indagine con un ecocardiogramma.
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