La Riserva Marina di Miramare, istituita quasi trent'anni fa dal WWF, è, insieme a quella di Ustica, la più vecchia d'Italia. La visita (sopra e sott'acqua) si abbina a quella del Castello soprastante, con il meraviglioso parco e il Giardino delle farfalle. Per arrivare a Trieste prendete l'autostrada A4 e uscite al casello Lisert in direzione di Trieste centro. La riserva e il castello sono a 12 chilometri. La visita inizia nel Castelletto, con gli acquari e, per chi vuole, continua in acqua con maschera e pinne. Nelle vasche (non molte ma rappresentative degli habitat mediterranei) si ammirano i colori dei pesci e delle forme di vita dell'Adriatico: labridi, castagnole, bavose, anemoni e ricci. L'attrattiva è l'acquario di marea, che mostra la fascia di ambiente marino che vive per sei ore all'aria e per altre sei sommersa. E' regolato da pompe comandate da timer che simulano il movimento delle maree. Un'altra vasca molto "toccata" è la touch-tank in cui è possibile avere un contatto diretto con alghe, ricci, oloturie e molluschi bivalvi. Mentre tra le vasche più visitate, c'è quella dedicata al mimetismo con seppie, canocchie e sogliole che cambiano il colore del corpo per adattarlo alle variazioni cromatiche. Inoltre, sono attive due telecamere: una, posta sott'acqua, trasmette in diretta la vita sottomarina di Miramare, l'altra, attraverso un microscopio, mostra la vita del plancton. La visita a Miramare prosegue nel Castello, fatto costruire tra il 1856 e il 1860 dall'arciduca Massimiliano d'Asburgo su progetto di Carl Junker.

All'interno, ancora con arredi e decorazioni originali, si vedono gli appartamenti di Massimiliano e della moglie Carlotta del Belgio, le stanze per gli ospiti, la sala con la storia della costruzione del Castello e del Parco, l'appartamento del Duca Amedeo d'Aosta con arredi degli anni Trenta, la sala del trono restaurata di recente. Il parco di 22 ettari sulla riva del mare, è ricco di piante esotiche

Da vedere

Aanche le Scuderie, che ospitano manifestazioni temporanee, il monumento a Massimiliano (ancora per settembre è allestita una mostra sulla storia e il recente restauro del monumento), e le Antiche Serre con il Giardino delle farfalle, ricostruzione di giungla tropicale, dove esemplari giganti dei colorati insetti volano insieme a pappagalli, colibrì e altri uccelli. Per informazioni: parco e museo del castello, viale Miramare 349, tel. 040.224.143. Riserva Marina, tel. 040.224.147. Giardino delle farfalle, tel. 040.224.144. Orario: il castello è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19 il parco dalle 8 alle 19 (in settembre). Se ci andate in inverno, gli orari e le vie di accesso cambiano: informatevi prima di partire. www.castello-miramare.it

Dove dormire

Riviera e Maximilian's, hotel tre stelle con 69 camere con vista sul mare e sul castello. Confortevole e tranquillo, ha l'ascensore che porta direttamente in spiaggia (privata ai Bagni Riviera), il parcheggio, il ristorante, piscina (anche per bambini) e giardino. La camera doppia costa 190/260mila lire, il lettino in camera dei genitori 36/42mila lire. L'albergo è aperto tutto l'anno e si trova sulla strada Costiera 22, 66 a Trieste, tel. 040.224.551. Gli amici consigliano Saskia: ”Ci siamo stati di recente con due bimbi (uno di 4 anni e l'altro di pochi mesi), vi segnalo il fatto che, com'è prevedibile, durante la visita al castello non è possibile utilizzare il passeggino (meglio attrezzarsi con lo zainetto in spalla per i piccolissimi). Tutto sommato è consigliabile per bimbi in età scolare, che possono interessarsi anche agli eventi storici connessi al luogo, specie se seguono i cartoni animati di "Sissi". Sempre per bambini un po' grandicelli, interessantissimo è il Laboratorio dell'immaginario scientifico a poca distanza dal Castello, con la possibilità di eseguire degli esperimenti scientifici sulla luce (rifrazione, scomposizione nei colori primari, ecc.) e sul suono. C'è anche un piccolo planetarium, con le spiegazioni pazientemente fornite dallo staff del Laboratorio. Da provare infine (con la supervisione di un adulto) gli specchi ustori! ”.