Qual è il motivo per cui compare il riflesso della tosse?  A cosa serve tossire? E in che modo curarla?

La tosse rappresenta un importante meccanismo di difesa dell’organismo che ha lo scopo di pulire le vie respiratorie da secrezioni o da corpi estranei. Nei bambini è quasi sempre un riflesso involontario che incomincia con la stimolazione di un recettore e che coinvolge poi varie strutture delle vie aeree.

Occorre sapere che lungo le pareti delle vie respiratorie esistono dei recettori che, in presenza di catarro in quantità eccessiva o di uno stimolo irritante, inviano un segnale al cervello. Qui risiede un centro (il centro della tosse) che regola la contrazione involontaria di alcuni muscoli che comprimono l’aria nelle vie aeree: i muscoli del collo, il diaframma e la muscolatura intercostale, i muscoli esterni del torace, i muscoli della zona delle scapole, dell’addome e della schiena.

Durante questa compressione la glottide (l’apertura superiore della laringe, di forma triangolare, delimitata dalle corde vocali, che cambia la sua forma nelle varie fasi della respirazione e durante l’emissione di suoni) rimane chiusa ma, non appena vi è sufficiente pressione, si apre permettendo l’espulsione rapida, forte e rumorosa dell’aria.
Il colpo di tosse consiste quindi in una violenta fuoriuscita di aria che si porta dietro le sostanze (virus, batteri, corpi estranei, sostanze irritative) che ostruiscono le vie aeree.

Fondamentalmente esistono due tipi di tosse a seconda che sia o meno presente catarro, quella sostanza che viene prodotta dalle mucose delle vie respiratorie quando queste si infiammano.

La tosse con abbondante produzione di catarro viene detta produttiva o “grassa” per differenziarla dalla tosse “secca”, cioè senza catarro, spesso stizzosa, fastidiosa, che frequentemente impedisce al bambino di dormire e sovente può causare il vomito.

Il rimedio più importante per trattare i due tipi di tosse è l’idratazione delle mucose che si ottiene facendo bere molto il bambino offrendogli acqua in abbondanza ma anche altre bevande come succhi di frutta, tè zuccherato, latte con il miele.

Molto utile è pure l’umidificazione dell'ambiente domestico (soprattutto della cameretta dove dorme e soggiorna il bambino) con un umidificatore per ridurre la secchezza dell'aria inspirata; molto validi si possono rivelare, in particolare nei bimbi più grandi, i suffumigi, inalazioni di vapore acqueo da inspirare tenendo il piccolo, coperto da un asciugamano, sopra una ciotola di acqua calda.

Opportuna è infine la fluidificazione del muco bronchiale attraverso l’assunzione di sciroppi mucolitici che sciolgono il muco, fluidificandolo, e ne favoriscono l’espettorazione.