Alla nostra bimba di anni 3 è stato asportato chirurgicamente il diverticolo di Meckel. Vorremmo sapere il più possibile di questa disfunzione e sopratutto che reazione ci può essere per il futuro della bimba.

Normalmente nell'embrione esiste una struttura, il dotto onfalo-mesenterico, che durante la vita embrionale unisce l'intestino primitivo con il sacco vitellino. Dalla mancata chiusura di tale dotto origina il diverticolo di Meckel. Esso è situato nell'intestino ileo terminale, in un tratto generalmente compreso entro cm 100 dalla valvola ileo-cecale (punto di passaggio tra l'intestino tenue e l'intestino crasso). Spesso è connesso all'ombelico tramite un cordone fibroso.

Di solito il suo rivestimento mucoso è identico a quello dell'ileo, ma talvolta sono presenti isole di mucosa gastrica, duodenale o pancreatica; il suo diametro è più piccolo di quello dell'intestino e la sua lunghezza è di solito di 10 cm. Il diverticolo di Meckel è presente all'incirca nell'1-3% degli individui, è molto più frequente nei maschi, i quali sono perciò maggiormente soggetti alle sue complicanze. Per quanto riguarda la sintomatologia, esso decorre quasi sempre in maniera silente a meno che non intervengano complicanze rappresentate generalmente da emorragie, occlusione intestinale e diverticolite (infiammazione).

Il picco di incidenza della sintomatologia è intorno ai 2 anni di età.

  • Emorragie. Anche se il sanguinamento può essere asintomatico, l'emorragia vera e propria rappresenta la complicazione più frequente ed è dovuta ad ulcerazioni della mucosa derivanti dall'attività acida delle isole di mucosa gastrica. L'emorragia non si accompagna a dolore e può essere intermittente, di modesta entità oppure massiva. Le feci sono color catrame oppure si ha emissione anche di sangue rosso vivo.
  • Occlusione intestinale. i meccanismi possono essere diversi poichè il diverticolo può introflettersi e invaginarsi in se stesso, l'intestino può erniarsi nel diverticolo, può crearsi un volvolo (attorcigliamento) del diverticolo su se stesso.
  • Diverticolite. Il diverticolo di Meckel può essere sede di processi infiammatori sia cronici che acuti; in questo caso la sintomatologia è asssolutamente sovrapponibile a quella di una appendicite acuta con cui viene invariabilmente confuso.

La diagnosi non è sempre agevole poichè fattori anatomici e funzionali ne impediscono spesso la visualizzazione radiologica. Indicativa può essere la radioscintigrafia con tecnezio 99m, che ha la proprietà di fissarsi alla mucosa gastrica e quindi alle isole eterotopiche presenti nel diverticolo. La terapia consiste nella asportazione chirurgica; anzi, se capita di dovere intervenire sull'addome per altre cause, è indicato cercare l'eventuale presenza del diverticolo di Meckel e, se c'è, toglierlo. Una volta asportato, il discorso è chiuso.