È possibile e in che modo fare stretching con bambini in età pediatrica e pre-puberale?

Nei primi anni di attività motoria la motivazione intrinseca a muoversi è data dalla gioia che deriva dal movimento e dal piacere di stare con gli altri: infatti si è visto che la disponibilità allo sforzo, capacità questa utile successivamente per acquisire abilità, resta elevata se i bambini raggiungono successi nei rapporti sociali e soddisfazione rispetto ai loro bisogni psico fisici. In particolare e in aggiunta a quanto sopra, esistono nella crescita delle fasi sensibili all'allenabilità, cioè periodi in cui la specificità dell'allenamento sortisce i migliori effetti nel rispetto dei bisogni di crescita e di salute. Questo vale, come vedremo, anche per l'allungamento (stretching) muscolare.

Lo stretching è una metodica atta a modificare la lunghezza muscolare e viene attuato mediante posizioni che permettono ad una determinata catena muscolare di allungarsi portando i seguenti benefici: Aumento dell'efficienza del gesto motorio, quindi miglioramento della performance dell'atleta. Diminuzione dei rischi d'infortunio, sia muscolari sia articolari. Aumento dell'irrorazione sanguigna e apporto di sostanze nutritive alle articolazioni e muscoli. Incremento della quantità e qualità del liquido sinoviale. Diminuzione del dolore muscolare post-allenamento. Accrescimento dell'equilibrio muscolare che permette il mantenimento di una postura corretta. Miglioramento del controllo centrale sia del movimento muscolare che del tono. Miglioramento della consapevolezza del proprio corpo e agevolazione del rilassamento generale. Grande importanza per una corretta riuscita degli esercizi di stretching riveste il modo di eseguire la respirazione. Per essere il più rilassati possibile bisogna cercare di respirare molto lentamente, utilizzando il diaframma più che i muscoli intercostali; le inspirazioni e le espirazioni devono essere ritmiche e profonde. Tale sistema aiuta a concentrarsi e a mantenere la posizione.

Trattenere il respiro, invece, non fa altro che irrigidire il corpo e inibire l'allungamento. Anche una corretta nutrizione può favorire la possibilità di ottenere scioltezza muscolare: se la dieta è troppo ricca di proteine animali e latticini e povera di frutta e verdura, si può osservare una certa difficoltà a raggiungere dei buoni risultati in fase di allungamento. Meglio quindi seguire una dieta varia e ricca di alimenti vegetali in modo da fornire al nostro corpo tutti gli elementi di cui necessita. Un corretto allungamento prima di ogni attività sportiva, ma sempre dopo aver scaldato la muscolatura (il tessuto connettivo quando è caldo è più elastico), ne facilita la riuscita rendendo i muscoli caldi e sciolti. Lo stretching è particolarmente efficace al termine della pratica sportiva: aiuta il rilassamento delle tensioni muscolari, migliora la circolazione sanguinea ossigenando i muscoli e tende a rendere più veloce l'assorbimento dell'acido lattico. Lo stretching fornisce anche un notevole aiuto sul piano psicologico perché porta a prendere coscienza delle possibilità di movimento del proprio corpo. In ultima analisi, lo stretching è estremamente importante per la salute ma occorre praticarlo, soprattutto all'inizio, senza l'ansia di ottenere subito risultati notevoli.

E' questo l'unico modo per guadagnare più scioltezza giorno dopo giorno. In conclusione, mi sento di dire che lo stretching va iniziato, nel rispetto dell'idea ludica della motricità, nei primi anni di vita sotto forma di gioco e cioè non stressando le strutture biologiche interessate ma divertendo il bambino; poi in parallelo alla maturazione del sistema osteo- artro-muscolare e nervoso e in coincidenza con la stabilizzazione della capacità di apprendimento (motorio) - età scolare - va gradualmente potenziato nel rispetto della biologia e della crescita individuale. Tuttavia va ricordato che, come è importante rispettare le fasi sensibili per l'allenabilità, è altrettanto importante, nel caso dello stretching, tenere presente che in età post-puberale le strutture interessate diventano sempre meno allenabili all'allungamento.