La proposta di questa settimana è di una vacanza in Liguria nel savonese e a Castelnuovo Magra, quasi in Toscana, in due agriturismi un po' speciali che fanno parte di una rete di "fattorie didattiche", più di 300 esercizi in tutt'Italia, dove i bambini e i ragazzi possono conoscere dal vivo la vita di campagna e il ruolo dell'agricoltura nell'economia e nella società accompagnati dai propri insegnanti. In una fattoria didattica si può restare un giorno, ma anche una settimana e fare lezioni adatte alla propria età: i più piccoli (scuole elementari) possono scoprire giocando l'origine degli alimenti, i cicli delle stagioni, le tecniche dell'agricoltura e dell'allevamento e le regole ecologiche da rispettare; per i più grandicelli (scuole medie e superiori) sono invece previste lezioni sulle tecnologie più innovative adottate dagli agricoltori, sull'organizzazione del lavoro agricolo e sulle tecniche di trasformazione dei prodotti. Naturalmente le fattorie didattiche rimangono agriturismi in cui divertirsi anche con i genitori.

A Rialto, centro agricolo dell'entroterra finalese situato nell'alta valle del rio Pora, c'è la Casa dell'Alpe (via Alpe 10, tel. 019.688.019/688.030), con un grande bosco alle spalle, un'azienda composta da più fabbricati rurali in pietra ristrutturati con stalle e fienile. Si coltivano ulivi, viti, ortaggi e si allevano conigli, galline, cavalli e germani. Inoltre, si organizzano escursioni a cavallo, trekking e passeggiate con osservazione naturalistica e c'è una piccola piscina per bambini. Si vendono olio e ortaggi. L'azienda è aperta tutto l'anno e ospita fino a 20 persone (ristoro per 30) in tre stanze e un appartamento.

La cucina propone specialità liguri con verdure ripiene, formaggi, ravioli fatti a mano, coniglio, pollo, carne alla brace. Prezzi: stanze, 19,11 € (b&b), 28,41 € (mezza pensione) e 37,70 € (pensione completa). A Rialto, andate a vedere la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro: è di origini quattrocentesche, ma conserva tracce dell'originario impianto romanico. Interessanti i murales del campanile dipinti dai ragazzi del paese, con storie di vita contadina, e il museo della civiltà contadina nell'oratorio. Come andare: Si raggiunge con la A/10 uscita Finale Ligure, direzione Calice Ligure. A Castelnuovo Magra (Im), c'è la Cascina dei Peri (via Montefrancio, 71, tel. 0187.674.085), azienda che applica i criteri della coltivazione biologica, dove i piccoli ospiti si trasformano in fornai e imparano a fare il pane. Vengono anche organizzati brevi corsi di cucina apposta per loro. L'azienda coltiva viti e ulivi e produce e vende olio e vino Colli di Luni doc (buonissimi) e alleva animali da cortile. Ospita 20 persone (ristoro per 45). La Cascina dei Peri è aperta tutto l'anno e ha 7 stanze. Si mangiano panigacci, trenette al pesto alla genovese, salumi di produzione propria, carne alla brace. Castelnuovo Magra è un borgo antico, con molti angoli interessanti e piacevoli.

Da vedere

l'oratorio dei Bianchi con facciata rococò e la parrocchiale tardo-rinascimentale dedicata a Santa Maria Maddalena che conserva molte opere d'arte, tra cui un Calvario di Pieter Bruegel il Giovane, copia di un originale del 1559 di Pieter Bruegel il Vecchio, e una Crocifissione attribuita al pittore fiammingo Antonie Van Dyck. Una visita la merita, poi, l'Enoteca Regionale ligure: nelle sale sottostanti il palazzo del municipio di Castelnuovo sono esposti tutti i vini prodotti in Liguria (tantissimi e con molti Doc, nonostante le poche migliaia di metri quadrati di estensione dei vigneti). Infine, a una manciata di chilometri, visitate Luni, colonia romana fondata nel 177 a.C. come avamposto contro i Liguri Apuani e quindi divenuta florida città con un'industria di scultori del marmo, una fonderia e una fabbrica di vetri. I lunensi erano anche abili commercianti ed esportavano legname delle foreste appenniniche, formaggi e vini, ma soprattutto marmo. All'epoca di Augusto, la città conobbe un ulteriore periodo di ascesa e di splendore, culminato con lo sviluppo monumentale dell'età giulio-claudia. Il declino di Luni iniziò nel 642, quando fu occupata dai Longobardi, che la devastarono e ridussero a villaggio. La sua fine fu decretata dall'assalto dei Normanni nell'860; poi della fiorente colonia rimasero soltanto rovine, ancora oggi affascinanti.

Come andare

. A/12, uscita Sarzana; seguite le indicazioni per Carrara e percorrete l'Aurelia per circa 5 chilometri. Sulla sinistra troverete le indicazioni per l'azienda. Informazioni. Cia (Confederazione Italiana dell'Agricoltura), via Mariano Fortuny, 20 Roma, tel. 06.326.871; e-mail: info@scuolainfattoria.it; www.scuolainfattoria.it. La Cia è la responsabile del progetto Scuola in Fattoria, una rete di imprese agricole che intendono mettere al servizio degli studenti, a fini educativi, il sapere e la maestria degli agricoltori.