Volevo cortesemente chiedere quali sintomi può avere un'anemia per un bimbo di tre anni e mezzo e da cosa può essere causata.

L’anemia è caratterizzata dalla diminuzione dell’emoglobina nel sangue. L’emoglobina è contenuta nei globuli rossi, prodotti nel midollo osseo, e svolge la funzione di trasportare l’ossigeno, legandolo a livello polmonare e cedendolo ai tessuti periferici.

I valori normali di emoglobina ed il numero dei globuli rossi variano a seconda dell’età del bambino, essendo molto alti alla nascita, per poi calare progressivamente nei primi anni di vita ed in seguito risalire ai valori propri dell’età adulta. Il sintomo più evidente dell’anemia è il pallore rilevabile a carico della cute e delle mucose visibili, la più accessibile delle quali è quella palpebrale; sono comuni inoltre facile stancabilità, astenia, svogliatezza ed in alcuni casi irritabilità.

La carenza periferica di ossigeno comporta un tentativo di compenso con l’aumento della gettata cardiaca e con l’insorgenza di tachicardia, evidenziabile con un aumento della frequenza del polso. Nei casi più gravi soprattutto se l’anemia si è instaurata acutamente, si può arrivare al collasso cardiocircolatorio (shock) ed a gravi forme di compromissione della coscienza, fino al coma.

L’elemento diagnostico fondamentale per definire uno stato di anemia è l’esame emocromocitometrico, o "emocromo" che permette di definire i livelli di emoglobina, il numero e le dimensioni dei globuli rossi, la quantità di globuli bianchi e piastrine ed altri parametri ematologici. Le cause dell’anemia sono molteplici. Possiamo ricondurle a tre gruppi fondamentali:

  • diminuita produzione,
  • aumentata distruzione (emolisi)
  • perdita (emorragie) di globuli rossi.

Tali forme possono essere congenite, trasmesse cioè con meccanismo ereditario, o acquisite durante il corso della vita. Inoltre, ai fini dell’espressione dei sintomi, è importante distinguere tra le anemie acute, che presentano un quadro più accentuato ed evidente, ed anemie croniche, che si instaurano gradualmente e sono in qualche modo compensate da meccanismi di adattamento.

La più comune causa di anemia, nel bambino, è legata alla carenza di ferro, costituente essenziale dell’emoglobina. Il ferro può mancare per diete insufficienti, per malassorbimento intestinale o per microemorragie persistenti. Particolarmente diffusa in alcune zone geografiche del paese era un’anemia ereditaria, la talassemia, ora in diminuzione grazie a progetti di prevenzione preconcezionale che consentono di individuare i genitori portatori dell’anomalia genetica.

Va ricordato che una grave anemizzazione è tra i sintomi principali con cui si può manifestare la leucemia, nella quale il normale midollo osseo viene sostituito dalle cellule neoplastiche. L’elenco delle cause di anemia potrebbe continuare ancora a lungo, ma preferisco concludere con una raccomandazione: nel caso di riscontro di pallore non si esiti ad eseguire un emocromo e se ne lasci la corretta interpretazione al proprio medico di fiducia.

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