Se da una parte la tosse rappresenta un utile meccanismo in grado di eliminare il catarro, dall’altra parte può diventare particolarmente fastidiosa, soprattutto quando disturba il sonno del bambino.
In questi casi può essere utile l’assunzione di liquidi caldi (latte con il miele, thè zuccherato, brodo) che decongestionano le vie respiratorie e aiutano il muco a sciogliersi.

L’umidità dell’ambiente dove soggiorna il bambino (in particolare la sua cameretta) va mantenuta ottimale (tra il 40-60%), aiutandosi con uno dei vari umidificatori elettrici in commercio o servendosi delle vaschette apposite, ripiene di acqua, da mettere sui caloriferi.
Si possono rivelare molto validi, in particolare nei bimbi più grandi, i suffumigi, inalazioni di vapore acqueo da inspirare tenendo il piccolo, coperto da un asciugamano, sopra una bacinella di acqua calda.

Quando le secrezioni bronchiali sono particolarmente dense e vischiose e quindi non facilmente rimuovibili può essere utile l’uso di farmaci mucolitici che, a secondo della molecola da cui sono costituiti, agiscono con meccanismi diversi: alcuni intervengono direttamente sul catarro spezzando i legami tra le varie molecole proteiche che compongono il muco mentre altri aumentano il contenuto di acqua, rendendo il catarro più fluido. Lo scopo finale dei mucolitici, in ogni caso, è quello di rendere più facile l’eliminazione del catarro attraverso i colpi di tosse.
Il sobrerolo, uno dei più efficaci mucolitici, è in grado di aumentare il volume dell’espettorato e di trasformare la consistenza del catarro riducendone la viscosità, favorendo in tal modo la scomparsa della tosse.