Il muco: composizione e funzioni

Le pareti dell'apparato respiratorio, dalla trachea alle terminazioni più lontane dei bronchi (i bronchioli) sono rivestite da una mucosa ricoperta da un sottile strato di secrezioni, il muco tracheo-bronchiale. Le cellule che compongono la mucosa contengono delle strutture ciliari immerse in un fluido acquoso più profondo, molto ricco di acqua, e in uno strato più superficiale, denso e vischioso, che ha l'aspetto di un gel.
Questo apparato muco-ciiliare può essere paragonato ad un nastro trasportatore in cui le ciglia costituiscono l'elemento motore del drenaggio e le secrezioni bronchiali rappresentano il veicolo indispensabile al trasporto ed alla eliminazione delle particelle e delle sostante inquinanti inalate.
Il muco è costituito per il 95% da acqua e che il restante 5% contiene piccole quantità di proteine e grassi, glicoproteine (3%) e sali (all’incirca 1%). Altre componenti del muco sono rappresentate da particolari anticorpi (le IgA secretorie), a cui viene riconosciuta una prevalente funzione di protezione e difesa delle superfici mucose esterne, e la lattoferrina, che svolge un importante ruolo di protezione della mucosa bronchiale nei confronti dei germi sottraendo ferro ai batteri. In condizioni fisiologiche un adulto è in grado di produrre 10-100 ml di muco al giorno.

Umidificazione dell’aria inspirata

La funzione principale del muco nelle vie aeree è quella di mantenere in condizioni ottimali l’ambiente dove avviene la respirazione umidificando l’aria che passa attraverso la trachea ed i grossi bronchi. Numerosi studi sperimentali hanno messo in luce che, in assenza di muco, le vie respiratorie si modificano profondamente provocando, in alcune occasioni, consistenti danni ai polmoni: si può, ad esempio, verificare una reazione infiammatoria di tipo irritativo, che al contrario non compare quando la secrezione di muco avviene normalmente.

Allontanamento di particelle inerti e/o agenti biologici

Altra funzione importante che possiede il muco è la capacità di allontanare le particelle che ognuno di noi inala quando respira e gli eventuali germi presenti nell'aria. Ogni giorno, infatti, un individuo normalmente respira aria contenente, in sospensione, particelle di natura estremamente diversa come sostanze vegetali (spore e pollini), batteri e virus, fumi che contengono particelle di derivazione dalla combustione di carbone e tabacco, e altre ancora.
La quantità e la qualità delle particelle inalate è ovviamente molto variabile in relazione all’ambiente nel quale l’individuo respira e a molti altri fattori individuali. La diffusione di tali particelle lungo le vie aeree dipende non soltanto dalle loro dimensioni, ma anche dalle condizioni della superficie delle vie respiratorie, in particolare dalla quantità di muco che si trova nelle vie aeree e che partecipa attivamente, attraverso il meccanismo della clearance muco-ciliare, alla depurazione delle vie respiratorie.

La clearance muco-ciliare

Si definisce con questo termine il meccanismo di depurazione rapida del muco trocheo-bronchiale che si verifica attraverso il movimento coordinato delle ciglia vibratili e che viene facilitato dal muco. L’apparato muco-ciliare costituisce uno dei più importanti mezzi di difesa dell’albero respiratorio perché intercetta e trasporta fuori dalle vie aeree non solo le particelle contaminanti ma le stesse secrezioni fisiologiche o patologiche, costituendo un elemento fondamentale per il mantenimento dell’integrità della mucosa dei bronchi.

I mucolitici

I mucolitici sono sostanze che agiscono modificando la secrezione del muco da parte della mucosa delle vie respiratorie rendendolo più fluido e migliorandone l’allontanamento attraverso la clearance muco-ciliare, facilitando in tale modo l'espettorazione. Essi possono inoltre agire a livello delle ghiandole che producono muco modificandone la viscosità. 
Tra i mucolitici un posto di spicco spetta al sobrerolo che, dalla sua commercializzazione (1970) ad oggi, ha rappresentato e rappresenta uno dei capisaldi della classe dei formaci muco attivi, capaci cioè di modificare le caratteristiche del muco. Per la sua provata efficacia e per l'ottima tollerabilità occupa un posto di grande rilievo nel trattamento della patologia ipersecretiva delle alte e basse vie respiratorie anche e soprattutto in una fascia di età più delicata quale è quella pediatrica.