Per aerosol si intende la sospensione in aria di particelle solide o liquide. I sistemi più tradizionali di erogazione dell’aerosol sono gli apparecchi nebulizzatori che possono essere di due tipi: pneumatici ad aria compressa oppure a ultrasuoni. I due tipi di apparecchio non presentano grosse differenze nella qualità del nebulizzato, cioè la nebbia prodotta.
Nel bambino la terapia aerosolica ha una grande importanza nella cura delle infezioni delle vie respiratorie quali le sinusiti (infiammazioni dei seni paranasali che sono cavità all'interno delle ossa del cranio e del massiccio facciale), le otiti, le faringiti, le laringiti, le tracheiti, le bronchiti, l’asma bronchiale. Infatti l’aerosol è utile per la somministrazione di antibiotici per combattere le infezioni, mucolitici per fluidificare il catarro, broncodilatatori per dilatare i bronchi e cortisonici per vincere l’infiammazione. Questi ultimi trovano ampio utilizzo anche nei casi di raffreddore di natura allergica, di ingrossamento dei turbinati (strutture ossee che si trovano all’interno del naso) e delle adenoidi.
Nei bambini più piccoli l’aerosol può essere impiegato anche quando le condizioni non richiedono una terapia con medicine ma rendono consigliabile un intervento di “lavaggio preventivo” delle alte vie respiratorie, come ad esempio il naso. L’impiego della soluzione fisiologica o di acqua marina o sulfurea per aerosol è una valida dimostrazione di come un nebulizzatore, oltre a rendersi utile nella fase acuta, può acquistare una valenza importante anche nel favorire la pulizia delle fosse nasali e nel facilitare il drenaggio e quindi la rimozione del catarro.