È conosciuto da tutti il fatto che alcune malattie infettive, una volta prese, non si ripresentano più: è il concetto, seppur banalmente espresso, dell'immunità acquisita. Il nostro organismo ha dei formidabili mezzi di difesa contro tutto quanto di estraneo ci aggredisce: il sistema immunitario. In un primo momento l'organismo si difende con mezzi aspecifici, poi tramite la produzione di sostanze altamente specifiche nei confronti dell'invasore: gli anticorpi. Quando un virus o un batterio invadono l'organismo, il sistema immunitario produce degli anticorpi specifici per eliminare proprio quell'agente patogeno.

Al primo incontro con il microrganismo però il sistema immunitario non fa in tempo a produrre anticorpi e di conseguenza il germe riesce a moltiplicarsi, a diffondersi e a sviluppare la malattia. Una volta superata questa fase, l'organismo mantiene una memoria immunitaria e se incontra di nuovo lo stesso microrganismo è in grado di produrre immediatamente anticorpi specifici che impediscono il sorgere della malattia. Questo meccanismo, produzione cioè di anticorpi e permanenza per tutta la vita dell'immunità, è indicato come immunizzazione attiva ed è quello che accade quando si prende "naturalmente" una malattia infettiva. Gli anticorpi specifici (gammaglobuline) verso alcuni agenti patogeni possono essere isolati dal sangue di individui che, avendo superato certe malattie, hanno un elevato tasso di anticorpi, per essere poi somministrati in situazioni di alto rischio. Si tratta in questo caso di immunizzazione passiva, cioè fornita passivamente tramite una iniezione di gammaglobuline e destinata a durare solamente per alcuni mesi, trascorsi i quali l'individuo ritorna ad essere suscettibile di riprendere la stessa malattia.

Un classico esempio "naturale" di immunizzazione passiva è rappresentato dal passaggio di anticorpi dalla madre al bambino durante la gravidanza: il neonato nei primi mesi di vita ha un alto tasso di anticorpi, ma con il passare dei mesi essi tenderanno a diminuire, fino a scomparire del tutto. Premesso ciò, si comprende come funzionano i vaccini: essi producono un'immunizzazione attiva, in quanto "mimano" un'infezione naturale e mettono in gioco tutti quei meccanismi per far produrre all'organismo anticorpi specifici da usare al momento opportuno. Si può dire che la vaccinazione fa preparare all'organismo, prima ancora di essere attaccato, munizioni specifiche ed efficaci (anticorpi e cellule immunitarie) in grado di sconfiggere quel particolare nemico (microrganismo)!