Ci sono tanti modi per sensibilizzare le persone verso il problema, per essere vicini alle famiglie degli individui colpiti dalla disabilità o, molto più semplicemente, per informarsi, per saperne di più e non rischiare di essere vittime di pregiudizi dettati dalla non conoscenza.
Proprio per queste ragioni, l’associazione A.I.R. Down di Moncalieri (TO), che da tredici anni opera sul territorio per la riabilitazione e l’integrazione dei soggetti affetti dalla sindrome di Down,  ha organizzato, in occasione di questa data importante, un grande evento della durata di 4 giorni (dal 21-al 24 marzo) volto a rompere il muro del pregiudizio e avvicinare fino a portare all’inclusione in una vita “normale” le persone con questa sindrome.

Una festa nella cittadina di Moncalieri per celebrare la vita e stimolare un approccio corretto e rispettoso della disabilità in generale e della sindrome di Down in particolare, con semplicità e leggerezza.
Ad accogliere i visitatori proprio i ragazzi Down che, aiutando nelle attività lavorative i commercianti della zona, diventeranno per un giorno camerieri, commessi, librai, maschere… a dimostrazione che questa patologia non impedisce agli individui che ne sono affetti, se opportunamente seguiti e stimolati, di lavorare ed essere indipendenti, costituendo una risorsa e non un peso per la società.
A sottolineare l'inclusione lavorativa una mostra fotografica esplicativa di quella che è la vita dei ragazzi al lavoro, mentre alcune postazioni dislocate nel centro storico di Moncalieri e presso il 45° NORD Entertainment Center offriranno prodotti artigianali confezionati dai ragazzi, che si potranno avere a fronte di una semplice offerta.

Per un momento di confronto collettivo, il 21 marzo alle ore 18.30 presso il Teatro Matteotti di Moncalieri avrà luogo la proiezione del film “SI PUO’ FARE” del regista Giulio Manfredonia con Claudio Bisio e Giuseppe Battiston.
A vedere il film dedicato alle oltre 2.500 cooperative sociali esistenti in Italia e ai 30.000 soci diversamente abili che vi lavorano saranno presenti le autorità cittadine, i ragazzi dell’Associazione con le loro famiglie, il direttivo, i formatori e i volontari.

A.I.R. Down: insieme si può fare!... Senza paura, senza vergogna, senza preconcetti, senza limiti, senza pregiudizi della mente e soprattutto del cuore.