Inaugurato ufficialmente lo scorso novembre alla presenza del presidente Ciampi, il Museo Vivo della Scienza di Napoli è la prova tangibile che la scienza può anche essere divertente. I 12mila metri quadrati di capannone a Coroglio, spiaggia dell'ex Italsider, accolgono più di 200 "exhibit", installazioni interattive che spiegano i fenomeni naturali, e l'Officina dei piccoli, il primo Museo dei Bambini al mondo realizzato con il loro diretto contributo.

Divisa in due parti, una per bimbi da zero a tre anni e una per i più grandi, l'Officina ha come tema i cinque sensi. Nella scatola sonora, un muro trasparente emette suoni: schiacciando dei pulsanti, vi potrete trovare ad assistere a una partita di pallone, a un concerto, in un bosco, su una spiaggia. Più avanti, l'albero sonoro racconta storie di alberi, animali, principi, gnomi e fate. Posata tra i suoi rami, la casetta della lettura aspetta i bambini con tanti libri da sfogliare, giochi e fiabe da inventare. Una volta ridiscesi, il gioco della scoperta ricomincia: con la matassa degli odori, i mobili a sorpresa, i periscopi. Nel tunnel dei sogni vi inoltrerete in un universo magico di specchi deformanti, lenti, luci colorate, pareti morbide, oggetti che suonano. E, ancora, un battello trasformista vi aspetterà per condurvi verso altre avventure. La città della scienza ospita, poi, il più grande Planetario del sud Italia e vari Laboratori della Creatività, che coinvolgono più esplicitamente i bambini per far loro capire i fenomeni attraverso l'esperienza diretta.

Nella Palestra della scienza si vive in prima persona l'avventura dell'indagine scientifica. Si potrà scoprire la forza del vuoto arrampicandosi su un piano inclinato con le ventose, generare fulmini e ammirare i cambiamenti della luce e dei colori. Passeggiando per le isole tematiche i bambini troveranno gli strumenti con cui riprodurre fenomeni naturali di ogni tipo e una parete attrezzata li aiuterà a ripercorrere il cammino della ricerca scientifica con informazioni storiche, modelli matematici e supporti grafici, multimediali o audiovisivi. Infine, ecco le Diciannove porte della conoscenza, opera in acciaio che l'artista israeliano Dani Karavan ha costruito per guidare i bambini in un ideale percorso dei saperi dell'uomo, che collega la grande piazza di Città della Scienza con le strade di Napoli. E le mostre temporanee: fino al 17 marzo c'è Gnam, Mostra interattiva sull'educazione alimentare, mentre fino al 24 febbraio c'è PackAge, che rivaluta l'imballaggio valorizzandolo in quanto prodotto della tecnologia. Notizie utili. Città della Scienza, via Coroglio 156. Orario: fino al 15 giugno, dal martedì al sabato, 9-17; domenica 10-19. Chiuso il lunedì. Biglietti: intero 7 € (13.550 lire), ridotto 6 € (11.600 lire) fino a 18 anni. Planetario 1,5 € su prenotazione. Ingresso gratuito per bambini fino a 3 anni. Internet: www.cittadellascienza.it/

Come andare.

In auto, uscire ai caselli di Napoli Fuorigrotta o Agnano, quindi seguire le indicazioni per Bagnoli e per la Città della Scienza. Con la Metropolitana FS scendere alla fermata Cavalleggeri d'Aosta, quindi procedere a piedi per circa 1500 metri o con i bus C9 o C10. Con la Cumana scendere alla fermata Bagnoli, quindi procedere a piedi per circa 700 metri o con il bus C9.

Dove mangiare

Al bar caffetteria della Città della Scienza si può fare la prima colazione, rapidi spuntini da consumare in uno spazio confortevole e raffinato. Inoltre è possibile prenotare sacchetti-lunch con panino, bibite e frutta. Il bar osserva gli orari del Science Centre.

Dove dormire

A Bacoli, l'Hotel Miseno è un accogliente due stelle che si affaccia sul porticciolo di Case Vecchie. Le camere sono semplici, pulite: chiedete quelle con terrazzino sul mare. Aperto tutto l'anno. Prezzi: 46,48/ 51,65 € (90/100mila lire) la camera doppia. Informazioni: via Miseno, 127, Bacoli (Na), tel. 081.152.350.00, e-mail: hotel.miseno@hotelmiseno.com.