La mia bambina, che sta per compiere sei anni, soffre di strabismo congenito convergente. E' stata seguita fin dall'età di otto mesi e curata prima con l'occlusione alterna poi, all'età di due anni, con un'operazione. Subito dopo l'intervento gli occhi erano perfettamente allineati, poi la situazione è peggiorata e siamo tornati all'occlusione alterna, che il medico mi ha consigliato di continuare ancora per una settimana al mese. All'ultima visita di controllo mi hanno detto che la vista è di 10 decimi ad entrambi gli occhi e che le cose vanno bene, ma io noto che ogni tanto un occhio, alternativamente il destro o il sinistro, continua a convergere. Ci vorrà una nuova operazione (la prima è stata scioccante)? Non esistono altre terapie oltre l'occlusione, che mi hanno detto è sempre meno efficace con l'aumento dell'età del bambino?

La cosa che mi spiace di più è che la piccola e la sua famiglia abbiano vissuto con la chirurgia dello strabismo un'esperienza "scioccante". Oggi si tende ad eseguire l'intervento in day-hospital, la durata è di 15-20 minuti, non si usano bende e, tranne l'agitazione della prima ora dopo il risveglio, non esiste alcun effetto spiacevole né tantomeno "scioccante" (lo dico con l'esperienza di 5-600 interventi all'anno!).
La tendenza a spasmizzare dei piccoli operati è comune e non sempre prelude ad un nuovo intervento; in ogni caso se l'entità dell'angolo è notevole un ritocco è spesso necessario.
Purtroppo tutti i tentativi incruenti (nuovi occhiali, esercizi, training..) falliscono miseramente. Io ascolterei il parere del collega che segue la piccola da anni.