Ho una bambina di 22 mesi alta 88 cm e del peso di 13,5 Kg. Non ha mai avuto problemi di alimentazione e ha sempre seguito una dieta varia ed equilibrata. Da circa due settimane è sensibilmente diminuito l'appetito e rifiuta qualsiasi alimento che contenga carne, pesce e verdure preferendo pasta, grissini, formaggi, uova, latte con biscotti. Come mi devo comportare?

La bambina ha uno sviluppo staturo-ponderale ottimo: è al 90° percentile per il peso e al 90° percentile per l'altezza secondo le tabelle di crescita di Tanner, punto di riferimento importantissimo per la valutazione dello sviluppo. La diminuzione dell'appetito può essere dovuta a molteplici cause tra cui le più frequenti sono: l'incubazione di un fatto infettivo, un'infezione delle vie urinarie, una lieve anemia sideropenica o più semplicemente l'interesse per altre esperienze alimentari.

Se gradisce formaggi, uova, latte e biscotti si può comunque valutare che l'apporto proteico e lipidico sono rispettati così come l'apporto di oligoelementi (calcio, sodio, potassio e magnesio), mentre è carente l'apporto vitaminico (che può essere integrato). Esclusi quadri patologici come quelli sopra citati (ad esempio, esecuzione di esame delle urine ed urinocoltura), il calo di appetito è da valutare nel tempo soprattutto se porta a perdita di peso.

Riproporre sempre una dieta varia ed equilibrata, non forzando però l'alimentazione per i cibi rifiutati per non indurre problemi di tipo psicologico. Un piccolo trucco può consistere nell'invitare a pranzo un amichetto "buona forchetta": l'imitazione di un coetaneo può a volte dare risultati migliori di tante preghiere o minacce (entrambe da evitare) della mamma.

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