Esaminando le urine in gravidanza si possono ottenere con facilità informazioni sia sulle malattie dell'apparato urinario sia sullo stato dell'organismo materno in generale. Proprio per questo è molto utile in gravidanza ripetere questo esame ogni mese. Basta portare al laboratorio un campione di urina raccolto con modalità che possono variare a seconda dell’aspetto che il medico intende valutare.
In genere interessano tre elementi: l’albumina, il glucosio e i leucociti.
L’albumina è una proteina che nelle urine non dovrebbe esserci: se presente in tracce può dipendere da una momentanea modificazione della funzionalità renale che non è segno di malattia; se però è presente in quantita’ maggiori verranno richiesti altri esami.
La presenza di glucosio nelle urine deve essere tenuta sotto controllo per escludere il diabete.
I leucociti, infine, dovrebbero essere presenti in quantità minima; se elevati, sono segno di infezione delle vie urinarie. Inoltre in presenza di segni o valori alterati si esegue l’urinocoltura, un esame che consente di controllare la quantità di batteri presenti nelle urine.
La raccolta delle urine
Per raccogliere il campione di urina da portare al laboratorio d’analisi bisogna per prima cosa procurarsi un contenitore che chiuda perfettamente e che dovrà essere ben lavato e asciugato. L’urina deve essere raccolta al mattino poco prima di essere portata in laboratorio e dopo un’accurata igiene dei genitali.
Se si deve fare un’urinocoltura, va posta una cura particolare nel raccogliere il campione: bisogna evitare che venga inquinato da batteri estranei all’organismo. Ecco cosa va fatto:
- comperare in farmacia un contenitore apposito sterile
- prima di raccogliere l’urina lavarsi i genitali accuratamente
- l’urina va raccolta direttamente nel contenitore sterile, senza travasarlarla in altri recipienti
- il contenitore va aperto immediatamente prima della raccolta e chiusa subito dopo
- raccogliere solo la seconda parte del getto della prima urina del mattino
- l’urina va raccolta prima di prendere qualunque farmaco, specie se antibiotico, e portata immediatamente al laboratorio
Disturbi urinari
I disturbi a carico delle basse vie urinarie (uretra e vescica) sono molto diffusi tra le mamme in attesa, per una serie di motivi che possono presentarsi con frequenza e con caratteristiche diverse nelle varie epoche di gestazione:
- nel primo trimestre il maggior afflusso di sangue non solo ai reni, ma anche agli organi del bacino è causa di congestione pelvica, che si traduce spesso in accresciuta frequenza delle minzioni (pollachiuria), minor capacità contenitiva vescicale e/o ridotta possibilità di trattenere le urine sotto stimolo, senso di peso a livello della vescica.
- più tardi e per il resto della gravidanza, l’aumento del volume dell’utero determina la compressione delle vescica, con la comparsa di sintomi simili a quelli sopra esposti.
- il rallentamento di funzione degli organi endoaddominali (per ridotta peristalsi) non solo provoca stitichezza, ma costringe gli ureteri ad eliminare più lentamente le urine che ristagnano oppure refluiscono dalla vescica. Ne consegue spesso un’importante colonizzazione batterica, causa di cistiti o pieliti.
I sintomi più frequenti e “normali” in gravidanza a carico delle basse vie urinarie sono:
- maggior frequenza delle minzioni
- necessita’ di alzarsi la notte per urinare (nicturia)
- spiccata difficoltà a trattenere l’urina
- senso di pesantezza sovra pubica
- piccole perdite di urina sottosforzo
- modesto bruciore durante la minzione
I sintomi anormali per cui è necessario consultare il medico sono:
- eliminazione di grande quantità di urina (poliuria), spesso affiancata da un aumento della sete (che porta a bere di più)
- comparsa anche in tracce di sangue nelle urine
- urine di cattivo odore (possibile segno di infezione)
- intenso bruciore con senso d’incompleto svuotamento vescicale
- minzioni assai frequenti (ogni 30 – 60 minuti)
- febbre
- dolore in sede renale, in genere da un solo lato.
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