Mia figlia (due mesi), è nata con un problema di opacità corneale e coloboma irideo monolaterale (N.d.R.: il coloboma dell'iride è una intaccatura o una fessura congenita presente nella porzione inferiore dell'iride). Visitata in un centro specialistico, ci è stato detto che non vi è altro da fare che attendere i 3/4 anni per effettuare poi un trapianto di cornea. Esistono altre alternative? Se davvero bisogna attendere i quattro anni, cosa possiamo/dobbiamo fare nel frattempo? A quali eventuali sintomi o cambiamenti dobbiamo porre attenzione?
Una opacità congenita corneale è in genere legata ad un fenomeno disembriogenetico (malformativo). La chirurgia del trapianto di cornea nel neonato è francamente complessa e frustrante. In realtà condivido la perplessità dei genitori: l'intervento dovrebbe esser fatto subito (se ne vale la pena) perché a tre anni non avrebbe più la stessa efficacia. Temo però che il procrastinare l'operazione dipenda dagli scarsi risultati ottenibili in questi piccoli pazienti. Suggerirei comunque di valutare in sedazione la presenza di altre malformazioni angolari e la pressione oculare.
Altro su: "Opacità corneale congenita"
- Rigetto dopo trapianto cardiaco
- Il monitoraggio del rigetto dopo il trapianto cardiaco può essere eseguito per mezzo di indagini non invasive.
- Cataratta congenita
- E' nata con una cataratta. I consigli dell'esperto su quando effettuare l'intervento.
- Non ha il riflesso rosso
- L'esame del riflesso rosso nei neonati si esegue con l'oftalmoscopio, lo strumento che permette all'oculista di esaminare la retina ed il fondo dell'occhio.
- Soffre di cataratta
- Le hanno diagnosticato una cataratta congenita. Dopo l'intervento chirurgico ricupererà una buona vista?
- Cataratta congenita
- La cataratta congenita monolaterale è solitamente sporadica. E' importante intervenire tempestivamente.
- Anomalia di Peters
- L'anomalia di Peters è una malattia genetica all'occhio. Per effetto di questa malformazione si ha una riduzione della capacità visiva.