Il mal di schiena è un sintomo che inizia a farsi sentire verso il quinto-sesto mese di gravidanza e che si intensifica man mano che la gravidanza procede. Si manifesta come un dolore che interessa la parte bassa della schiena, spesso nella zona dei reni, ma che può irradiarsi anche alle gambe, alla zona della scapole o alle ossa del bacino.

Dipende dal fatto che, con il progressivo aumento di peso del pancione, la donna cambia la postura, cioè la posizione del corpo, tendendo a spingere in avanti il bacino (per mantenere un miglior equilibrio), e accentuando la naturale curvatura della parte bassa della colonna vertebrale. Così facendo, però, si determina una contrazione continua dei muscoli dell'addome e della schiena, che provoca il dolore all'altezza dei reni, soprattutto quando viene assunta la posizione eretta, ma qualche volta anche quando la mamma si sdraia o si siede.

La necessità di creare spazio alla pancia che cresce costringe inoltre il bacino a dilatarsi (anche se solamente di pochi millimetri) provocando dolori, qualche volta molto intensi, all'osso del pube (pubalgia), mentre la pressione dell'utero gravido può infiammare il nervo sciatico (sciatalgia), provocando dei dolori anche molto forti, simile a "stilettate", che dalla parte bassa della schiena scendono lungo la gamba, a volte arrivando fino al piede.

Per fare passare il mal di schiena è in genere sufficiente riposarsi a letto, magari facendosi massaggiare delicatamente la parte dolorante. Anche un buon bagno caldo o l'applicazione di un impacco caldo può essere di sollievo.

Come prevenzione è importante abituarsi, fin dai primi mesi di gravidanza, a dedicare ogni giorno qualche minuto alla ginnastica e agli esercizi di stretching per rinforzare i muscoli della schiena (soprattutto quelli della zona lombare) e dell'addome, e per alleviare la tensione della colonna vertebrale. Il nuoto a dorso, rinforzando le fasce muscolari, è sicuramente consigliabile.

E' utile cercare di mantenere la schiena sempre in posizione corretta dando la preferenza agli schienali rigidi, evitando i divani in cui si sprofonda e ricordandosi di mettere un cuscino dietro alle reni quando si sta sedute in poltrona o in automobile. Anche l'uso di una guaina che aiuti a sostenere l'addome può servire, come pure non calzare scarpe con il tacco.