Che cos’è l’Epatite A?

L’epatite A è una “infiammazione” del fegato dovuta ad uno particolare virus, appartenente alla famiglia dei Picornavirus. Il periodo di incubazione è di 15-50 giorni, con una media di 30 giorni. La via più frequente di trasmissione di questo virus è da persona a persona, per contaminazione fecale ed ingestione orale (via oro-fecale). La trasmissione dalla madre al neonato durante il parto è rara, come pure quella con le trasfusioni.
L’epatite A generalmente si manifesta con uno specifico colorito giallo della cute (ittero), inappetenza, nausea e malessere. Questa patologia, nei bambini con meno di sei anni, è molto difficile da diagnosticare in quanto l’ittero compare raramente. Nel bambino più grande e nell’adulto la malattia si presenta nella maggior parete dei casi con ittero. L’epatite di tipo A tende alla guarigione spontanea e non causa danni permanenti al fegato (non cronicizza).

Che cos’è il vaccino per l’Epatite A?

Il vaccino contro l’epatite A è costituito da un preparato caratterizzato da una sostanza (antigeni virali) purificata ed inattiva, in maniera tale da non essere più pericolosa, ma nello stesso tempo capace di stimolare l’organismo a potersi difendere dalla vera malattia. Il vaccino antiepatite A è disponibile sia in forma singola che in associazione con il vaccino antiepatite B.

Come e quando si somministra il vaccino per l’Epatite A?

Il ciclo vaccinale antiepatite A può essere effettuato a partire dal dodicesimo mese di vita. Il vaccino viene somministrato attraverso un’iniezione intramuscolare con due dosi, a distanza di 6-12 mesi l’una dall’altra. Per effettuare questa vaccinazione non è necessario tenere il bambino a digiuno.

Quanto tempo dura la protezione dopo la vaccinazione contro l’Epatite A?

A tutt’oggi non viene indicata la necessità di ulteriori richiami, in quanto i vaccini antiepatite A vengono studiati da poco tempo, per cui l’efficacia a lungo termine non è stata ancora stabilita.

Quando si può vaccinare un bambino contro l’Epatite A?

Il bambino con infezione delle vie aeree superiori (esempio: raffreddore, tosse) può essere vaccinato.

Quando si deve rimandare la vaccinazione contro l’Epatite A?

La vaccinazione si deve rimandare, se il piccolo presenta una malattia febbrile in atto.

Quando non si deve vaccinare contro l’Epatite A?

Il vaccino non deve essere somministrato in caso di reazioni allergiche gravi dopo una precedente dose o in caso di bambini con le difese immunitarie molto indebolite a causa di gravi malattie o in seguito a particolari terapie, in quanto non potrebbero avere una adeguata risposta anticorpale dopo la vaccinazione. Non sono disponibili dati sulla sicurezza in gravidanza, ma il rischio viene considerato basso o inesistente, dal momento che il vaccino contiene proteine virali inattivate e purificate.

Cosa fare in caso di eventuali razioni al vaccino contro l’Epatite A?

Gli effetti collaterali sono moderati ed includono dolore e raramente indurimento passeggero nel punto dove è stato iniettato il vaccino. Non sono mai stati segnalati gravi effetti collaterali, attribuibili con sicurezza al vaccino. Molto raramente può comparire febbre, che per lo più è modesta e si cura con l’utilizzo di un qualsiasi antipiretico. Nel caso in cui questi sintomi si dovessero protrarre per più di due giorni si consiglia di consultare il medico al fine di verificare se questi possano essere attribuibili ad altra causa; inoltre in caso di una reazione importante o insolita, previo consulto medico, si deve provvedere ad effettuare la dovuta segnalazione di “avvento avverso”.

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