Lo sapevi che:

  • nel dizionario di lingua italiana esiste ancora la parola "cuna" sinonimo di culla indicato come termine letterario o regionale 
  • in età romana accanto alla "cuna" vegliava la dea Cunina che allontanava gli spiriti maligni e assicurava sogni belli e sereni; allora colui o colei che per professione faceva dondolare la culla veniva chiamato cunarius o cunaria 
  • anche nel Rinascimento nelle case ricche e aristocratiche esisteva una serva che era pagata solamente per dondolare la culla e veniva chiamata cullatrice, ma anche in epoche più recenti si ha notizia di domestiche preposte a quella mansione, che dovevano avere tra i requisiti richiesti anche una dolce e bella voce 
  • le culle medievali italiane differiva da quelle francese da come erano messe la traversine di legno che consentivano di dondolare. Le francesi dondolavano lungo il lato corto, mentre le italiane lungo il lato lungo. In questo secondo caso la testa del bambino andava su e giù. Questo movimento era associato a quello dell'uccellino che "beccheggia" cioè che becca.
  • nell'antica Roma si stendeva uno strato di foglie di alloro e mirto sotto il bambino oppure si spargevano petali di fiori in modo da profumare le culle. 
  • nell'ottocento i materassi delle culle erano dei sacchi di tela imbottiti di crine di cavallo, di alghe marine, di paglia e di foglie di felce che rilasciano delicate e profumate fragranze. 
  • nella tradizione popolare la culla si trasmetteva da generazione in generazione e prima della nascita di un bambino non doveva essere preparata né dondolata. 
  • per allontanare il malocchio e le influenze malefiche la culla doveva essere dipinta con colori scaramantici come il rosso ed addobbata con oggetti di protezione come il corno, il fiocco, pezzi di ferro o di legno scuro come l'ebano oppure con immaginette di santi 
  • anche le coperte erano tinte con colori scaramantici come il rosso o il verde.

Altro su: "Curiosità sulla culla"

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