Sono la mamma di un bimbo di quasi otto anni che non dorme molto. Si sveglia molto presto al mattino, e la sera tarda ad addormentarsi. Lui dice che ha sonno ma non riesce a dormire di più. Non sono particolarmente preoccupata, ma lo vedo stanco e un po' svogliato. Cosa posso fare per favorire il suo sonno?

Non per mettere le mani avanti, ma la domanda è molto generica ed imprecisa. Infatti "non dorme molto" è un concetto relativo, sarebbe utile sapere quante ore; così il "si sveglia presto la mattina" è relativo come il tardarsi ad addormentarsi. Certamente il bisogno di sonno e di riposo è molto variabile da individuo ad individuo. A otto anni un bambino dovrebbe dormire come un adulto, fra le 7 e le 9 ore. Inoltre i sintomi stanchezza e svogliatezza potrebbero effettivamente essere attribuiti alla mancanza di riposo sufficiente, ma anche ad altre cause.

Credo che l'abitudine a coricarsi rientri fra le cose che si insegnano ai bambini e, pensando che sia una loro necessità, ci si debba imporre fin dai primi anni per favorire il loro andare a letto. L'arrivo a casa tardi dei genitori, lo stare finalmente insieme, la trappola terribile della televisione, lo rende difficile. Ma da che mondo è mondo nessun bambino è andato a letto volentieri anche se stanco, magari addormentandosi nelle pose più scomode ed all'improvviso colto dal sonno. Per lo più i problemi del sonno nei bambini più grandicelli ed adolescenti sono in genere secondari a stress. Questi problemi sono rappresentati da difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti durante la notte, risveglio nelle primissime ore del mattino, sonnolenza diurna, o sensazione cronica di stanchezza.

Davanti a questi sintomi è corretto indagare le abitudini diurne di veglia e sonno e studiare con attenzione e sensibilità gli argomenti che possono turbare l'individuo. L'eccessivo impegno in varie attività, tensioni per il rendimento scolastico o anche per l'attività sportiva, un eccesso di televisione o di eccitamento da videogames possono peggiorare il ritmo sonno-veglia. Al contrario una corretta gestione del tempo (con una alternanza di studio e gioco), un rallentamento dei ritmi di impegno, più tempo passato serenamente insieme in famiglia faciliteranno un sonno regolare e sufficiente.

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