Mia figlia di quasi 5 anni soffre di continue bronchiti a volte con broncospasmo. Questo accade dall'età di 8 mesi. Ha avuto una polmonite atipica molto severa all'età di 3 anni e mezzo.  Praticamente tutti gli episodi (circa uno al mese) sono trattati con antibiotico al quale, per ora, risponde bene. Questo significa che ha assunto una cinquantina di volte l'antibiotico. A me tutto questo sembra assurdo. Ha fatto svariati e approfonditi esami del sangue e il sistema immunitario sembra funzionare a dovere. Ha eseguito una volta il test del sudore e la ricerca di alcune mutazioni per la FC. Tutto negativo. Esame (anche ultrastrutturale) per la Discinesia ciliare primaria (risulta una discinesia secondaria dovuta all'elevato numero di infezioni, quindi non causa delle stesse). E' stata sottoposta diverse volte al prick test (da oltre un anno risulta negativo ai principali allergeni). Ogni volta che ha la tosse (sia secca che grassa) avverte un forte dolore alla nuca, per lei invalidante (per questo è stata vista da ortopedico e fisiatra che non hanno rilevato nulla di anomalo). Nel frattempo lei cresce e, per peso e statura, è assolutamente in linea con gli standard. Negli anni ha assunto immunostimolanti, Montelukast, effettuato profilassi antibiotica... tutto senza risultati apprezzabili. Effettua quotidianamente lavaggi nasali su consiglio dell'ultimo specialista che l'ha vista. Spero che qualcuno di voi possa avere un'intuizione o possa aver valutato casi simili e ci possa aiutare. Io sono assolutamente provata da questa situazione che sta compromettendo non poco la serenità familiare e soprattutto quella degli altri miei due figli.

In genere tra gli uno e i cinque anni di età le infezioni respiratorie ricorrenti sono di gran lunga la causa più frequente di bronchite nel bambino; nel caso di sua figlia, poi, lei scrive che spesso la bambina ha presentato broncospasmo, reperto che altrettanto di frequente di ritrova (viene comunemente chiamato “wheezing”) in molti bambini che soffrono appunto di virosi respiratorie recidivanti.

Essendo la maggior parte di queste infezioni proprio di origine virale, in genere l'antibiotico andrebbe riservato solo a particolari casi selezionati, ove si sospetti una sovrinfezione batterica; lei dice invece che sua figlia ha fatto ricorso quasi sempre a terapie antibiotiche e questo aspetto mi lascia molto perplesso.

Da quello che lei dice, sua figlia, nel tempo, è stata comunque seguita da più specialisti, ragion per cui, non avendo tra l'altro mai visitato la piccola, mi limiterò ad alcune osservazioni/consigli.

Mi parrebbero utili a questo punto (se mai stati fatti prima) sia una valutazione “rinosinusale” da parte di un Collega ORL, sia (direi obbligatoria) una valutazione della funzionalità polmonare, cosa oggi possibile anche in età prescolare grazie a moderne tecniche come la tecnica dell'Interruzione (RINT) e la tecnica delle Oscillazioni Forzate (FOT).

Gli esami effettuati hanno poi escluso sia una fibrosi cistica sia un'origine allergica sia un grave deficit immunitario. In genere si tende a ricercare un'immunodeficienza (ricordando che comunque il sistema immunocompetente del bambino nei primi anni è in fondo già di per sé “immunodeficiente”, dovendo ancora “maturare”) qualora ci sia una familiarità per immunodeficienze, quando il bambino cresca poco, quando si ripetano infezioni gravi e/o che interessino apparati diversi da quello respiratorio o qualora si ripetano infezioni resistenti alle terapie convenzionali o siano presenti infezioni “particolari” (es candidosi mucocutanea ricorrente o cronica).

Non ha specificato se anche una malattia da reflusso gastroesofageo (patologia comunque piuttosto rara nel bambino sano) sia stata esclusa.

Ove questi ulteriori accertamenti risultassero nella norma, propenderei quindi per una riduzione progressiva e spontanea della sintomatologia nel giro di qualche anno, come si verifica nella maggioranza dei casi. Si possono però dare dei consigli di carattere generale onde evitare tutti i fattori che possono favorire le infezioni respiratorie.

Non ha specificato se frequenta comunità scolastiche: come certo saprà, sono la fonte principale di infezioni respiratorie.  Altri consigli che mi sembrano importanti riguardano l'igiene ambientale: evitare assolutamente il fumo passivo, l'inquinamento indoor e quanto possibile quello outdoor (che, Le ricordo, insieme al basso peso alla nascita, la malnutrizione, il basso livello socioeconomico, appunto la scolarizzazione precoce, la presenza di fratelli in famiglia e l'essere allergici, ma pare anche solo figli di genitori allergici, sono tra i fattori favorenti il wheezing respiratorio ricorrente).

Tra tutti, per ultimo, mi permetta poi di ricordarle la semplice ma sempre efficace raccomandazione di far lavare spesso le mani alla bambina.

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