Mia figlia, nata appena 20 giorni fa, presenta una forma di ipertiroidismo acquisita durante la gravidanza, essendo io stessa affetta da ipotiroidismo in seguito ad una tiroidectomia subtotale (precedentemente in stato di ipertiroidismo). Che cosa può comportare questo stato di cose per mia figlia, quali le conseguenze, quali i possibili interventi nell'immediato? Inoltre, su consiglio dei pediatri, mia figlia riceve latte materno: é utile continuare a darglielo?
Nella sua lettera afferma che i pediatri hanno consigliato di allattare al seno, nonostante, come io presumo, essendo lei attualmente ipotiroidea, sia in trattamento con L-tiroxina. Non ci sono controindicazioni all'allattamento. Lei assume la dose giusta (quella sostitutiva) e quindi si trova in una situazione di normalità. L'insorgenza dell'ipertiroidismo si manifesta in genere entro pochi giorni dopo la nascita, come Lei ha potuto notare nella sua piccola. Si manifesta spesso in bambini le cui madri hanno avuto una malattia di Graves attiva o in fase di remissione.
La condizione è causata dal passaggio attraverso la placenta di TRSAb (anticorpi stimolanti il TSH, cioè l’ormone che stimola la funzionalità tiroidea), ma l'insorgenza clinica ed il decorso possono essere modificati dalla presenza concomitante di TRBAb (anticorpi TSH inibenti). Il rilevamento di alti livelli di TRSAb durante la gravidanza predice la nascita di un bambino affetto: la tachicardia fetale ed il gozzo consentono la diagnosi prenatale. Il quadro clinico solitamente regredisce entro 6-12 settimane ma può persistere più a lungo dipendendo dai livelli di TRSAb. E' importante che la piccola venga seguita molto attentamente perché il quadro clinico può manifestarsi, oltre che con irrequietezza e irritabilità, anche con tachicardia, tachipnea (aumento della frequenza respiratoria), perdita di peso ed altri quadri ancor più preoccupanti. In tal caso deve essere intrapresa prontamente la terapia.
Altro su: "Ipertiroidismo neonatale"
- Screening neonatali
- Gli esami che si fanno alla nascita sono importantissimi perché possono evitare, con opportune terapie o con alimentazione particolare, dei gravi problemi.
- Tiroide e neonato
- Con un'indagine effettuata in tutti i neonati al 3° giorno di vita si diagnostica l' eventuale carenza congenita di ormoni tiroidei.
- Ipertiroidismo
- L'ipertiroidismo, cioè l'eccesso di produzione di ormoni tiroidei, è, in età infantile, certamente meno frequente dell'ipotiroidismo.
- Funzionalità della tiroide
- Una malattia durante la gravidanza che necessita di una terapia può incidere sul funzionamento della tiroide del bambino. I consigli dell'endocrinologo.
- Ipotiroidismo
- Il termine ipotiroidismo indica una produzione insufficiente di ormoni tiroidei. Questa situazione può essere congenita.
- Morbo di Basedow
- Il morbo di Basedow è una condizione caratterizzata da un iperfunzionamento della ghiandola tiroide dovuto alla presenza di autoanticorpi stimolanti.