Il mal di gola rappresenta il sintomo più comune dell'infiammazione che può colpire una delle zone della gola, dalla faringe fino alle tonsille. E’ un sintomo tipico del periodo autunnale ed invernale, quando è più facile essere sottoposti a bruschi cambiamenti climatici, con temperature che improvvisamente diventano molto rigide e, soprattutto, è il periodo dell’anno in cui aumenta l’inquinamento atmosferico, che rappresenta una delle possibili cause del mal di gola.

Si manifesta con dolore e disturbi della deglutizione, sensazione di avere un corpo estraneo in gola, talvolta febbre; spesso compaiono gonfiore alle linfoghiandole del collo, scolo dal naso, tosse, raucedine e congiuntivite. Nel bambino più piccolo il mal di gola si può sospettare quando rifiuta di mangiare o inizia a piangere durante il pasto.

Si riconosce perché, all'apertura della bocca, la faringe e/o le tonsille appaiono di colore rosso acceso. Qualche volta le tonsille sono anche gonfie ed arrossate, talvolta con placche, dovute a piccoli accumuli di pus di colorito biancastro.

Da che cosa può essere provocato

Il mal di gola può comparire per molteplici ragioni: vediamo quelle che possono più spesso presentarsi in età pediatrica.

La causa più frequente è sicuramente il comune raffreddore, che può essere dovuto a molteplici virus. E’ associato quasi sempre a tosse, scolo nasale e, saltuariamente, a febbre o febbricola.

Nel periodo invernale può essere in causa l’influenza in cui il dolore alla gola si associa sovente a malessere generale, cefalea, dolori diffusi ai muscoli e alle articolazioni, tosse, febbre sempre elevata e, non di rado, disturbi gastrointestinali.

In ogni caso, nel bambino sotto i cinque anni di vita, il mal di gola è dovuta soprattutto all’azione di virus, gli stessi che provocano il raffreddore e le varie forme influenzali tipiche della brutta stagione come gli Adenovirus, i Rhinovirus o i Coxsackievirus.

Più raramente, e con maggiore frequenza a mano a mano che il bambino diventa più grande, il colpevole è un batterio, lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A.

In tutte le faringiti, che siano dovute a virus o a batteri, il bambino accusa dolore quando deglutisce, si lamenta per la gola secca, ruvida e ha la sensazione di avere un corpo estraneo in gola. Talvolta sono anche presenti tosse, naso che cola, starnuti, raucedine, malessere generale, dolori muscolari e, sovente, febbre.

Frequentemente l’infezione dal faringe scende fino ad interessare le tonsille che si ingrossano; il piccolo avverte allora un dolore alla gola ancora più intenso, soprattutto alla deglutizione tanto che, sovente, si rifiuta di assumere cibi solidi e beve con molta fatica.

Altre cause di mal di gola

Continuando con l’elenco delle possibili cause di dolore alla gola non bisogna dimenticare la malattia mani piedi bocca, tipica del bambino sotto i 4-5 anni di vita, che si caratterizza per una stomatite, con dolore alla bocca (che, tuttavia, nel bambino piccolo è difficilmente distinguibile dal mal di gola) e che, spesso, vede la co-presenza di disturbi gastrointestinali e di un’eruzione cutanea (come dice il nome della malattia) alle mani, ai piedi e alle natiche.

Anche nell’erpangina, dovuta ad un virus chiamato Cocsakie di tipo A, vi è il mal di gola che si associa a febbre, mal di testa, scarso appetito, spesso dolore al collo e, entro 48 ore dall’inizio dei sintomi, bollicine nella parte posteriore della bocca.

Nei bambini piccoli può essere molto disturbante la faringo-tonsillite erpetica, causata dall’herpesvirus di tipo 1, che si manifesta con una febbre molto elevata, intenso dolore alla gola e in tutta la bocca (che impedisce al bambino di mangiare e anche di bere), e che si caratterizza dalla presenza di numerose e grosse afte nel cavo orale e nel faringe.

Meno frequentemente il mal di gola si può associare ad altre patologie come la mononucleosi infettiva, l’ascesso peri-tonsillare, la laringite, la varicella, il reflusso gastro-esofageo.

Come curare il mal di gola

Sono sicuramente indicati spray locali con estratti vegetali ad azione lenitiva ed emolliente, alcuni contenenti anche anti-infiammatori in grado di agire rapidamente sul mal di gola, collutori antidolorifici, pastiglie con azione disinfiammante sulle vie respiratorie.

Da non dimenticare gli sciroppi a base di estratti naturali e glicerolo, che sono in grado di formare un film mucoadesivo che persiste e protegge la mucosa della faringe dagli agenti irritanti, in modo da migliorare la funzionalità delle prime vie respiratorie. Con la loro formula, ricca in mucillagini, proteggono la mucosa dalle irritazioni ed assicurano una azione emolliente e lenitiva, molto utile in caso di gola infiammata.

Quando la sintomatologia è più fastidiosa è utile associare un antidolorifico per bocca, come paracetamolo e ibuprofene, farmaci che si dimostrano utili anche per abbassare l’eventuale febbre associata.

È necessario che al bambino vadano somministrati preferibilmente alimenti semifreddi e semiliquidi (poiché il freddo aiuta a ridurre il dolore), morbidi, non troppo aciduli come yogurt, ghiaccioli, granite, gelati, succhi di frutta.

Nelle forme di faringo-tonsillite di origine batterica è necessaria la somministrazione di una terapia antibiotica adeguata.

Nel caso di gengivo-stomatite erpetica il pediatra deciderà se prescrivere aciclovir, un antivirale efficace, se somministrato precocemente nelle infezioni da herpes virus.

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