Ho una bambina di sette mesi sottoposta per quattro volte ad esame delle urine ed urinocoltura. L'urinocoltura è risultata negativa ma compaiono leucociti in quantità di 10, 15 o 20-30 per campo. Quali possono essere le cause? La pediatra mi ha consigliato di sottoporre mia figlia ad un visita nefrologica. Una non corretta raccolta delle urine può falsare i dati finali?
La sua domanda riguarda il problema frequente dell'interpretazione di un esame diagnostico. In questo caso, però, ci troviamo in una situazione artificiale: abbiamo isolato la risposta dell'esame dal suo contesto.
Non siamo a conoscenza, infatti, della situazione reale di sua figlia: quali sono le sue condizioni di salute, se ha sofferto di malattie precedenti, se ha eseguito altri accertamenti, perché ha fatto l'esame delle urine e quando (prendeva dei medicinali, aveva la febbre ecc.), e l'elenco potrebbe essere molto più lungo.
Io penso che solo la sua pediatra curante le potrà dare la spiegazione più attendibile delle alterazioni riscontrate, eventualmente anche dopo la consultazione specialistica che ha richiesto. Proverò comunque a darle una risposta entro questi limiti, cercando di fornirle delle informazioni che potranno aiutarla a comprendere meglio il problema.
I leucociti sono i globuli bianchi, cellule presenti nel sangue e in molti tessuti che svolgono la funzione principale di difenderci dalle infezioni. Il pus dei foruncoli o delle ferite infette è ricchissimo di leucociti. Trovare dei leucociti in alcuni liquidi corporei è spesso sinonimo di infezione.
Come sono prodotte le urine? Il rene funziona sostanzialmente come un filtro che separa le scorie prodotte dall'organismo e le elimina all'esterno (in realtà la funzione è molto complessa, prevede attività di filtrazione, riassorbimento e secrezione di varie sostanze). L'urina, una volta prodotta, è convogliata da una specie di imbuto (la pelvi renale) verso gli ureteri (un tubicino per ogni rene), ed arriva nella vescica; da qui, ad intervalli irregolari, è emessa all'esterno passando attraverso l'uretra, il cui sbocco è a livello dei genitali esterni.
Come vede l'urina fa un lungo percorso durante il quale può incontrare numerosi ostacoli (malattie) in grado di modificarne la composizione. Se il filtro funziona male troveremo globuli bianchi, ma anche globuli rossi e proteine, se c'è un'infezione troveremo globuli bianchi e batteri, talora anche globuli rossi (se però l'infezione è dovuta ad un virus non vedremo i batteri) e ancora, se all'uscita (genitali esterni) ci sono secrezioni per infezione o grattamento l'urina, passando, si arricchirà di elementi (globuli rossi e/o bianchi) prima assenti.
Ci possono essere quindi malattie o "situazioni" che causano alterazioni dell'esame delle urine. Anche i farmaci possono modificare l'aspetto delle urine (colore, odore) o falsare il risultato dell'esame; ad esempio nel caso di un'infezione urinaria, se mandiamo un campione di urine in laboratorio poco dopo l'inizio di una terapia antibiotica, potremo trovarci nella situazione di vedere i leucociti nell'esame delle urine, mentre l'urinocoltura è già sterile.
Come si preleva un campione di urine in un bambino? Nell'area famiglie di Pediatria On Line può trovare la scheda dettagliata delle istruzioni. Affronto quest'argomento perché una bambina di sette mesi che ha eseguito per quattro volte consecutive un'urinocoltura (rispettando tutte le regole potrebbe aver messo il sacchetto per la raccolta anche più di quattro volte) può facilmente presentare un'irritazione dei genitali esterni per l'azione combinata dei ripetuti lavaggi e delle sostanze adesive del sacchetto stesso, e le secrezioni più o meno evidenti di queste lesioni possono alterare il risultato dell'esame.
Quali sono le cause di leucocituria sterile? Arriviamo finalmente alla sua specifica domanda. Vi sono delle malattie o delle situazioni nelle quali si dimostra la presenza di leucociti nelle urine (leucocituria) ma la coltura (esame di laboratorio che permette di far crescere gli eventuali batteri presenti nelle urine, identificarli e contarli) non evidenzia la presenza di alcun germe (è sterile).
Nella maggioranza dei casi si tratta di situazioni banali: abbiamo già visto come la presenza di un'irritazione dei genitali (scarsa pulizia, lesioni da eccessivo uso di detergenti aggressivi o emissione di feci particolarmente acide ed irritanti) o una recente terapia antibiotica (eseguita anche per altri motivi) possono determinare questa situazione.
Più di rado l'urinocoltura sarà sterile se l'infezione delle vie urinarie è dovuta a germi particolari (batteri che hanno necessità di specifiche situazioni ambientali per crescere in laboratorio e quindi non sono individuati dalle abituali tecniche di coltivazione) o virus.
Alcune malattie infettive in altre sedi (infezioni respiratorie, appendicite, polmonite, diarrea con disidratazione) possono causare leucocituria, ma in questi casi saranno evidenti i segni clinici della malattia principale. Lo stesso ragionamento va fatto per altre cause più rare: intossicazione da vitamina D, calcolosi urinaria, tubercolosi, tutte malattie che, oltre che essere di eccezionale riscontro all'età di sua figlia, si accompagnano ad una serie di segni e sintomi che certo non possono sfuggire ad un'attenta visita pediatrica e ad alcuni semplici esami diagnostici.
Per ultima vi è l'ipotesi di un errore di laboratorio, sempre possibile, compreso lo scambio di provette o l'erronea attribuzione di una risposta. Anche queste sono eventualità eccezionali, che bisogna lo stesso tenere presenti anche se nel suo caso la ripetizione per quattro volte dell'esame dovrebbe escludere questa possibilità. Spero che queste informazioni possano aiutarla nei colloqui con la sua pediatra e con lo specialista.
La prego di scriverci di nuovo se alcuni aspetti non sono stati chiari o se ha necessità di altro informazioni.
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