1° domanda: mio figlio ha 11 mesi pesa circa 10,5 kg ed è alto 78/79 cm. Cammina da solo da circa due settimane ed ho notato che, mentre posiziona correttamente il piede destro, quello sinistro lo tiene leggermente a "papera". Facendo presente che quando è fermo sia in piedi che seduto lo tiene dritto e non ha problemi di movimentazione del piede, è una cosa normale (per equilibrio o scarsa praticità) oppure necessita di un controllo?
2° domanda: io e mia moglie ci siamo accorti che il nostro bambino di 14 mesi quando cammina mette il piedino destro molto in fuori rispetto al sinistro. È giusto? Passerà da solo?
3° domanda: ho una bambina di un anno che non cammina da sola, ma tenuta per mano, presentando però un'intrarotazione della gamba sinistra. È opportuno farla visitare da uno specialista o attendere quando camminerà da sola come si comporterà?

Molti genitori si preoccupano in modo non giustificato quando, all’inizio della deambulazione, il bambino cammina male, appare incerto, cade spesso, porta i piedi in fuori o in dentro. È necessario sapere che quando un bimbo inizia a camminare, conserva la stazione eretta con difficoltà, allargando le gambe e appiattendo i piedi sul terreno.

È perfettamente normale perciò che il piccolo cammini con un'andatura incerta poiché la deambulazione richiede un notevole sforzo di coordinamento dei movimenti, ed è di comune riscontro che il bebè tenda a camminare con la massima base di appoggio portando uno o tutti e due i piedi in fuori, "a papera", perché spesso la stabilità è migliore in questa posizione.

L'atteggiamento in fuori, mono o bilaterale, dei piedini sarebbe dovuto alla persistenza della contrattura dei muscoli che ruotano all'esterno la gamba, come conseguenza di una scorretta posizione del feto in utero. Il mantenimento di questo atteggiamento viene inoltre favorito quando si fa assumere al lattante una posizione a pancia in giù quando dorme, con i piedi ruotati all'esterno.

Alcuni bambini invece, nei primi periodi in cui iniziano a camminare, mantengono la punta dei piedi in intrarotazione, quasi sempre a causa di una antiversione del collo del femore. Si intende con tale termine una particolare conformazione dell’asse del collo del femore, che presenta un angolo aperto in avanti di maggiore entità rispetto alla norma.

Al di sotto dei tre anni di vita questa antiversione del collo del femore è ritenuta fisiologica ed è perciò considerata normale, in questi bambini, la marcia a punte in dentro poiché, per centrare la testa femorale all’interno dell’acetabolo (quella cavità semisferica dell’anca che si articola con la testa del femore), il bambino, quando cammina o sta in piedi, deve intraruotare il femore e di conseguenza tutto l’arto inferiore.

Di conseguenza le rotule appaiono rivolte all’interno, come se si guardassero. Tutti questi problemi della deambulazione sono sempre destinati a risolversi spontaneamente con il passare del tempo.

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