Partorirò il prossimo giugno e, avendo io una forte allergia alimentare, mi hanno detto che il mio bambino avrà più possibilità di sviluppare un'allergia e di prestare quindi molta attenzione all'inserimento degli alimenti. Con la stessa logica, avendo in casa un gatto, mi chiedevo se ci fossero delle precauzioni da adottare per evitare, o almeno diminuire, le possibilità che il bimbo sviluppi un'allergia nei confronti dei gatti.

La frequenza di allergopatie respiratorie da derivati epidermici animali (in questo caso l'allergene è il gatto) varia dal 5% al 38%. Questo allergene tende ad accumularsi soprattutto nei materiali tessili di arredamento ambientale (tappeti, divani, tappezzerie, tende) da cui scompare molto lentamente, anche dopo l'allontanamento dell'animale dall'ambiente domestico. Elevate concentrazioni dell'allergene si possono trovare anche nei materiali di abbigliamento (giacche, pantaloni, gonne, maglioni).

Chiaramente si deduce che, nei casi di allergopatie respiratorie da derivati di animali domestici, deve essere suggerito l'allontanamento di tali animali dagli ambienti domestici (in questo caso a titolo preventivo). Qualora ciò non fosse possibile, i suggerimenti sono: far spazzolare frequentemente il gatto con un pettine di metallo a dentatura fitta, in modo da eliminare quanto più possibile i peli morti, gettando poi via quelli rimossi e pulendo accuratamente il pettine; lavare periodicamente l'animale, almeno una volta al mese (si può gradualmente abituare il gatto ad accettare questa procedura).

Cosi facendo, diversi studi hanno dimostrato una riduzione di dieci volte dell'allergene nella polvere ambientale. Nella pulizia del gatto può essere utile l'impiego settimanale di sostanze (Allerpet/C) che tendono ad eliminare o ridurre sulla superficie cutanea la forfora e le altre sostanze allergeniche.

Bisogna inumidire una spugna o un panno con tale sostanza e passarla su tutto il corpo del gatto, prima in contropelo e poi nella direzione naturale ed asciugare con cura. Il lavaggio frequente degli indumenti dei possessori dell'animale è un altro semplice ed efficace metodo di prevenzione.

Altro su: "Mio figlio potrà diventare allergico al gatto?"

Toxoplasmosi in gravidanza: sintomi e cure
La toxoplasmosi in gravidanza può manifestarsi senza sintomi. Le cure servono a ridurre il pericolo di infezione per il fato e il neonato.
Pericolo toxoplasmosi in gravidanza
Quanto più è avanzata la gravidanza, tanto più facile è la trasmissione della toxoplasmosi al feto.
Effetti della toxoplasmosi in gravidanza
La toxoplasmosi in gravidanza può avere effetti anche gravi sul bambino e comporta il pericolo di complicazioni sul feto.
Malattia da graffio di gatto
La malattia da graffio di gatto è una infezione causata da un microbo (la Bartonella) trasmesso dalle unghie del felino.
Toxoplasmosi in gravidanza: gatto o cane in casa
La toxoplasmosi può essere presa dal gatto o dal cane? I consigli da seguire durante la gravidanza e la prevenzione da seguire nell'alimentazione.
Allergia al gatto e al cane nei bambini
Come si manifesta nei bambini l'allergia al gatto e al cane, con quali sintomi, quali rimedi consiglia il Pediatra. Esiste un vaccino al pelo di cane e gatto.