In età pediatrica è frequente riscontrare la tosse, che è un sintomo riconducibile a molteplici cause.
Di norma è associata a patologie che interessano l’apparato respiratorio ma esistono alcune condizioni patologiche che sono capaci di provocarla e che sono a carico di altri apparati come, ad esempio, quello gastro-intestinale.
Occorre ricordare che la tosse costituisce un fisiologico meccanismo di difesa molto importante, che serve a liberare le vie respiratorie da corpi estranei che vi siano accidentalmente penetrati o da materiali patologici in esse raccolti, in modo da mantenere la pervietà delle vie aeree. La conferma dell’importanza della tosse è rappresentata dal grande numero di recettori che sono capaci di scatenare questo riflesso e che si trovano, oltre che nelle vie respiratorie (laringe, trachea, bronchi), anche in altre strutture del corpo umano come la parte posteriore della faringe, il condotto uditivo esterno, l’esofago, la pleura, il diaframma, il pericardio (la sottile membrana che circonda il cuore) ed altre ancora.
Di conseguenza la tosse rappresenta un sintomo che può essere abbastanza aspecifico perché riscontrabile in varie affezioni, non soltanto a carico dell’apparato respiratorio. Riconoscerne la causa può rappresentare un compito non sempre agevole per il pediatra.

Le cause infettive della tosse

Numerose infezioni delle vie respiratorie sono in grado di provocare la tosse, che può accompagnarsi ad altri sintomi. Ad esempio, se viene interessate la faringe spesso sono associati dolore alla deglutizione, arrossamento della mucosa della gola e febbre.
Quando è colpita la laringe è presente raucedine e abbassamento della voce, che si accompagnano ad una tosse metallica, secca e stizzosa. Anche un banale raffreddore può scatenare una tosse che si accentua particolarmente quando il bambino dorme (come capita anche nella sinusite), a causa della discesa del muco in faringe e laringe.
Notoriamente la tosse è il sintomo principale nella polmonite, quasi sempre associata a febbre, affanno respiratorio e scadimento delle condizioni generali. Infine, tra le cause infettive di tosse, non bisogna dimenticare la pertosse che, tuttavia, è abbastanza rara essendo quasi tutti i bambini vaccinati nei suoi confronti.

Le cause non infettive

L’asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie che si associa ad una abnorme sensibilità delle vie aeree (definita “iperreattività bronchiale”) e che fa sì che esse diventino molto reattive a stimoli che, nei soggetti normali, non hanno conseguenze. La tosse è secca e non produttiva, e può essere scatenate da uno sforzo fisico, dall’inalazione di aria fredda, dall’esposizione a diverse sostanze presenti nell’aria (pollini, acari della polvere ecc.) oppure dal fumo delle sigarette.
Anche il reflusso gastro-esofageo può provocare una tosse tipicamente notturna, improvvisa, qualche volta con crisi di apnea transitoria: l’aspirazione di materiale gastrico nelle vie aeree, che è più frequente nel bambino molto piccolo, può infatti causare l’irritazione della mucosa esofagea e il conseguente broncospasmo.
La tosse può comparire come conseguenza dell’inalazione di un corpo estraneo nelle vie respiratorie e allora è violenta, ad esordio brusco, improvviso, e di frequente si accompagna a cianosi e a difficoltà respiratorie. Può essere difficile da diagnosticare quando il corpo estraneo non ostruisce completamente la trachea, causando solamente una tosse stizzosa, qualche volta associata a sibili respiratori.
Infine, non bisogna dimenticare, soprattutto nel bambino grande o nell’adolescente, la tosse psicogena, caratterizzata da colpettini isolati, secchi, stizzosi, persistenti che si presentano esclusivamente di giorno, in pubblico e che scompaiono di notte. La tosse ovviamente non risponde ai farmaci anti-tosse e ai broncodilatatori mentre la psicoterapia è in alcuni casi utile a rimuovere le cause di questo tipo di patologia.

I rimedi contro la tosse

Per combattere la tosse può essere efficace l’assunzione di liquidi caldi (latte con il miele, thè zuccherato, brodo) che decongestionano le vie respiratorie e aiutano il muco a sciogliersi.
Utile si rivela il mantenimento tra il 40 e il 60% dell’umidità dell’ambiente dove soggiorna il bambino (in particolare nella sua cameretta) aiutandosi con uno dei vari umidificatori elettrici in commercio oppure servendosi delle vaschette apposite, ripiene di acqua, da mettere sui caloriferi.
Si possono rivelare molto validi, in particolare nei bimbi più grandi, i suffumigi, inalazioni di vapore acqueo da inspirare tenendo la testa del piccolo coperta da un asciugamano, sopra una bacinella di acqua calda.
Per contribuire al mantenimento di uno stato di idratazione costante delle alte vie, si può ricorrere anche a rimedi naturali, come spray e sciroppi a base di estratti di lichene islandico, aloe vera, piantaggine o acido ialuronico. Utili anche quando si è fuori casa, garantiscono un rilascio graduale di acqua per alcune ore, riducendo l’irritazione della faringe che può indurre lo stimolo della tosse.
Utili si possono rivelare i farmaci mucolitici che servono a rendere il catarro più fluido, soprattutto quando le secrezioni bronchiali sono particolarmente dense e vischiose e quindi non facilmente rimuovibili.

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