Esiste un rapporto tra le coliche gassose e l'allergia alimentare? La mia bimba, che ora ha otto mesi, nei primi quattro mesi di vita ha sofferto di forti coliche gassose che si protraevano per parecchie ore durante la giornata e che sono state in parte attenuate con l'eliminazione dalla mia alimentazione (la sto tuttora allattando) del latte vaccino e dei suoi derivati. Quando a circa cinque mesi ho cominciato a divezzarla, ha manifestato dermatite atopica periorale, nelle pieghe dietro le ginocchia, sul collo, sulle spalle. La pediatra ha attribuito la responsabilità di ciò al parmigiano che è stato eliminato dalla sua dieta (anch'io continuo ad evitare le proteine del latte vaccino) e la situazione infatti si è risolta. Esiste una correlazione tra coliche gassose del lattante e allergia alimentare? Da un mese ho provato ad introdurre lo yogurt (sia io che la bimba) che mia figlia sembra tollerare bene. Quando potrò tentare di proporle il formaggio? E quando passerà al latte artificiale, sarà preferibile optare per un latte ipoallergizzante?
La presenza di dolori addominali ricorrenti nei primi mesi di vita può essere attribuita ad una colite da allergia alle proteine del latte vaccino. È ormai ampiamente dimostrato che tali proteine, se ingerite dalla madre, possono attraversare la ghiandola mammaria ed essere presenti nel latte umano. L'ipotesi di un'allergia alle proteine del latte vaccino è molto probabile nella sua bambina. Il tutto è avvalorato dalla comparsa della dermatite atopica dopo l'introduzione del parmigiano e dalla sua scomparsa dopo la sospensione. In questi casi la reintroduzione del latte vaccino e dei suoi derivati può avvenire con molta tranquillità dopo l'anno di vita, ma sarebbe preferibile essere più informati della reale situazione attraverso l'esecuzione di Prick test (N.d.R.: prove allergiche cutanee) per il latte vaccino e le sue frazioni.
L'allergia alle proteine del latte può essere IgE mediata o cellulo-mediata. Nel primo caso i prick saranno positivi e la reintroduzione del latte richiede molta prudenza, potendo essere effettuata solo dopo la negativizzazione dei prick-test e in ambiente ospedaliero. Nel secondo caso i prick saranno negativi e la somministrazione del latte vaccino potrà essere fatta con maggiore tranquillità, ma sempre gradualmente e preferibilmente, ma non obbligatoriamente, dopo l'anno di età. Lo stesso discorso vale per i derivati (yogurt compreso). Se è necessario ricorrere ad un latte artificiale prima dell'anno sarà meglio usare un latte speciale a base di proteine della soia.
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