Ho una bimba di un anno appena compiuto. Poiché io sono un soggetto allergico mi è stato consigliato uno svezzamento ritardato: solo allattamento al seno fino a sei mesi, proseguimento con latte HA, niente derivati del latte, niente uova, pesce, pollo. Al compimento dell'anno mi è stato consigliato un prick test al latte vaccino risultato debolmente positivo e quindi mi è stato consigliato di continuare con la stessa dieta fino al compimento dei 18 mesi. Ma i prick test, a quest'età, sono attendibili considerando che, pur avendole fatto assaggiare alimenti contenenti il latte vaccino, mia figlia non ha mai avuto problemi di diarrea o dermatiti? Vorrei in pratica sapere cosa deve mangiare una bimba di un anno con predisposizione allergica.

La prevenzione dell'allergia alimentare, mediante la ritardata introduzione degli alimenti allergizzanti, è uno degli argomenti più controversi in allergologia pediatrica. Da diversi anni è in uso il consiglio di ritardare oltre l'anno di vita, nei bambini con familiarità per atopia, l'introduzione di latte vaccino, uovo e pesce. Questi tre alimenti rappresentano il 90% delle allergie alimentari nel bambino nei primi due anni di vita. Si pensa, ma le dimostrazioni scientifiche sono poche, che posticipare la loro introduzione dopo l'anno possa preservare dall'insorgenza dell'allergia. È molto probabile, che l'allergia alimentare, se vi è predisposizione, potrà stabilirsi lo stesso, ma è anche vero che l'intestino del bambino, prima dell'anno di vita, ha una maggiore permeabilità.

Questa caratteristica consente alle proteine allergizzanti di attraversare con maggiore facilità ed abbondanza la barriera intestinale, determinando la sensibilizzazione allergica. Tale maggiore permeabilità è legata al fatto che l'alimento naturale, nei primi 7-8 mesi, dovrebbe essere il latte materno, incapace di dare allergia. Pertanto anche io sono del parere che, sebbene non vi sia una certezza assoluta, ritardare l'introduzione di tali cibi non sia inutile. Ritornando al suo caso specifico: i prick test sono attendibili a qualunque età. Naturalmente prima dei due-tre anni si testano soprattutto allergeni alimentari, essendo rara la positività per quelli inalanti (acari, pollini, muffe, ecc.). Una lieve positività al prick test per latte, con un'introduzione di proteine dello stesso senza sintomi, fa pensare ad un'assenza dell'allergia. Conviene praticare un test di reintroduzione del latte vaccino in ambiente ospedaliero.

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Interpretazione del Prist e del Rast
Prist e Rast sono due sigle utilizzate per individuare due esami effettuabili sul siero per individuare la presenza di elevati livelli di IgE.
Il prick test è risultato positivo
Il prick test positivo indica la presenza nel paziente di anticorpi specifici (IgE) per quell'antigene alimentare testato.
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Esami con risultati contraddittori
Si possono verificare con frequenza esami con risultati contraddittori di Rast e prick test con risultati contraddittori.