Nelle prime settimane di vita del neonato potreste sentirvi in difficoltà nel sentirlo piangere. E’ normale.
Proverete a dargli da mangiare, a cambiargli il pannolino, a cullarlo e non riuscirete a consolarlo. Magari ha solo voglia di stare tra le vostre braccia e di essere coccolato a lungo.
Ha passato 9 mesi stretto dentro l’utero e sentirsi quasi senza confini può dargli una sensazione spiacevole di disorientamento che lo fa piangere. Non arrabbiatevi e non disperatevi. Ricordate invece che, man mano che il bambino comincerà ad interessarsi all’ambiente che lo circonda, piangerà sempre meno. A volte il pianto vi potrà sembrare diverso. Tali cambiamenti possono essere segno di stanchezza o forse dovuti al fatto che non sta bene. Se quindi pensate che possa essere malato, non esitate a consultare il pediatra.

(Tratto da: BAMBINE e BAMBINI del MONDO GUIDA PER LE FAMIGLIE, Ministero della salute)

Altro su: "Il pianto del neonato"

Il singhiozzo
Il singhiozzo è un fenomeno naturale nel neonato, soprattutto nei primi mesi di vita, e non è dovuto ad alcun problema di salute.
Effetti della toxoplasmosi in gravidanza
La toxoplasmosi in gravidanza può avere effetti anche gravi sul bambino e comporta il pericolo di complicazioni sul feto.
Sudamina
La sudamina è una irritazione della pelle dovuta ad un'eccessiva produzione di sudore che non riesce ad evaporare.
Che cosa vuol dire tetraparesi spastica?
La tetraparesi spastica rientra nel quadro della paralisi cerebrale infantile. Le cause.
Idronefrosi
L'idronefrosi congenita è una dilatazione del pelvi renale e dei calici renali dovuta ad una anomalia congenita della giunzione tra il rene e l'uretere.
Come si fa la medicazione del moncone ombelicale
Per favorire la caduta del moncone ombelicale ed evitare la comparsa di infezioni è necessario medicarlo almeno due volte al giorno con garze sterili.