Buongiorno, sono una mamma di due bambini: la primogenita di 6 anni frequenta la prima elementare, il secondo di 3 anni frequenta il primo anno di scuola materna. Ho problemi con mio figlio: lui è un bambino timido che solo a casa, con la sorella e parenti, si sente a suo agio ed è simpatico e vivace. Frequenta la scuola materna e lo lascio a dormire fino alle 16; non piange mai nenche quando lo lascio lì la mattina per andare al lavoro, ma è bloccato in classe e non si fa amici, partecipa ai giochi in disparte. Poi essendo che la scuola elementare di sua sorella è separata da una rete e basta, quando si vedono fuori a ricreazione lui sta tutto il tempo a guardarla; lei lo saluta e si allontana a giocare con le sue amiche. Però, quando vengono amiche di mia figlia a casa nostra o noi da loro, lui gioca con tutti e si diverte. Ho capito che se ci sono io e la sorella lui si sblocca e gioca. E' un bambino molto mammone anche perchè sta sempre con me, visto che il papà lavora molto e quando è a casa è poco presente! Infatti noi due litighiamo spesso nel week-end, e a volte davanti ai figli, anche se so che a loro non fa bene! Avrei bisogno di una risposta, perchè sono molto preoccupata per mio figlio, che non vorrei rimanesse chiuso nel suo guscio senza amici!
Il piccolo probabilmente ha bisogno di più tempo degli altri a familiarizzare con luoghi e situazioni nelle quali non si sente spalleggiato dalla Vs presenza (Sua e della sorella). Il fatto che invece in altre occasioni si mostri socievole, collaborativo e si relazioni senza problemi deve rassicurarci ed indurci a pensare che tali atteggiamenti sono comunque presenti nel suo repertorio comportamentale e vadano rinforzati e generalizzati anche ad altre situazioni.
Cercate di incoraggiarlo e di proporgli di fare giochi simili a quelli che fa a casa, anche a scuola. Rassicuratelo, preparatelo alle situazioni che vivrà per aiutarlo a gestire l'ansia. Potreste ad esempio, con la collaborazione degli insegnanti, creare il rituale del saluto alla ricreazione con la sorellina ma poi fargli capire che ognuno torna a giocare con i propri amici.
Evitate di confrontare con insistenza gli atteggiamenti dei due fratelli e di litigare davanti a loro. E' bene far di tutto per mantenere una linea educativa comune ai due genitori. La limitata quantità di tempo che il bambino passa con il papà potrebbe essere riscattata da un rapporto qualitativamente valido nei giorni in cui è presente, quindi non necessariamente rappresenta un problema.
Cercate piuttosto di conciliare la Vs linea d'intervento e di incoraggiare il piccolo senza esser troppo invadenti. Non sarà solo lui a trarre beneficio da ciò ma l'intero nucleo familiare.
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