Ho un problema con mia figlia, ha tre anni e non va ancora all'asilo. Questo anno l'abbiamo iscritta in piscina: le prime volte è andata volentieri successivamente ha iniziato a piangere perchè non voleva più andarci arrivando anche a vomitare. Come ci dobbiamo comportare?

Gentile lettore, la reazione della piccola sicuramente è indicativa di un rifiuto, legato a qualcosa che ha vissuto e che non ha gradito. In questi casi è meglio non forzare la piccola altrimenti può essere controproducente al punto da maturare una vera e propria avversione per l'acqua.

Ricordiamo che l'acqua è l'ambiente dal quale proveniamo, quindi di per sé è l'ambiente più confortevole che ci sia per l'essere umano (si è immersi nel liquido amniotico per nove mesi). In questi casi è importante rassicurare la piccola. A tal proposito è utile:

  • narrarle dei racconti o degli aneddoti, dove la protagonista riesce a gestire e superare la paura;
  • starle vicino con un atteggiamento rassicurante,
  • farla giocare con l'acqua di casa quando fa il bagnetto,

Solamente quando avrà superato questa fase di insicurezza riprovate a portarla in piscina, chiedendole se vuole andare e, a seconda della risposta, agite di conseguenza.

Altro aspetto da valutare, è se la piccola ha piacere a socializzare e a stare in compagnia o se, al contrario, predilige la sola presenza genitoriale. Magari non è tanto la piscina a non gradire ma la presenza di terze persone che in qualche modo sono state vissute come fonte di disturbo.

State comunque tranquilli: è una fase transitoria, da non trascurare però e da non forzare. Datele il suo tempo per elaborare la paura ­ l'avversione all'acqua, accogliendo i suoi commenti in merito alla piscina e parlando con lei.

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